PROTESTE CONTRO L’ABBATTIMENTO DELLE PIANTE DI LARGO GIARDINO
CODACONS, IN QUALITA DI ASSOCIAZIONE A TUTELA DELL’AMBIENTE, DIFFIDA IL COMUNE A RIPRISTINARE LO STATO DEI LUOGHI
L’ASSOCIAZIONE DEPOSITERA’ ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
Cronaca Busto Arsizio: il progetto della Giunta comunale di togliere il semaforo e cambiare la viabilità in largo Giardino, zona tra le più trafficate dell’intera Busto Arsizio, non poteva partire peggio.
Nella sera, alle 19.40, gli operai sono entrati in azione in largo Giardino per abbattere tredici piante più un’altra decina di cespugli.
Tale abbattimento crea non pochi malcontenti.
Anzitutto questi alberi adulti sono risultati, come indicato da Legambiente alberi belli e in buona salute. Con la loro presenza si assorbivano le polveri sottili. “Si poteva creare ugualmente la rotonda senza commettere questo scempio” osservano Daria Mazzucchelli e Patrizia Sannoner di Legambiente.
A ciò si aggiunge la modalità con cui quest’intervento è stato realizzato: le piante, che svettavano da decine di anni sull’aiuola dirimpetto alla tabaccheria di largo Giardino, sono state abbattute con il favore delle tenebre in modo tale che nella fase iniziale all’abbattimento degli alberi hanno assistito pochi passanti.
Con il passare dei minuti, però, la voce si è diffusa e sono giunti sul luogo esponenti politici dei Verdi, del Movimento 5 Stelle e i due esponenti citati di Legambiente.
Tanta rabbia per le modalità quasi da “putsch militare” in cui l’intervento è stato effettuato e per la distruzione delle piante.
Il Codacons sostiene le ragioni di chi vuole tutelare l’ambiente chiedendo al Comune di Busto Arsizio di modificare il progetto di costruzione della rotonda di viale della Gloria e di fermare immediatamente il cantiere (che dovrebbe partire domani 22.06 p.v.) che ha distrutto cinque tigli, otto aceri, e dieci cespugli tra lauri, oleandri e altre essenze.
“In qualità di associazione di protezione ambientale, attiva da moltissimi anni in Lombardia, ci sentiamo in dovere di appoggiare la protesta contro la decisione del Comune di Busto Arsizio di abbattere questi alberi” – afferma Marco Donzelli, Presidente del Codacons – “per tali ragioni presenteremo esposto avanti la Procura della Repubblica e diffidiamo il Comune a bloccare immediatamente i lavori in corso e ripensare al progetto, senza per questo motivo dover abbattere altri alberi o distruggere aree verdi della città, ripristinando lo stato dei luoghi a prima del citato intervento”.
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