SINDROME DI DOWN E OMESSO ABORTO TERAPEUTICO: LA CASSAZIONE CONFERMA CHE IL PAZIENTE HA DIRITTO AL RISARCIMENTO DEL DANNO PER CARENZA INFORMATIVA DELLA STRUTTURA MEDICO-OSPEDALIERA
PER I SUPREMI GIUDICI DEVE ESSERE RICONOSCIUTO IL DANNO DA PRIVAZIONE DI LIBERA E CONSAPEVOLE DETERMINAZIONE SULLA SCELTA ABORTIVA NEI LIMITI IN CUI ESSA E’ CONSENTITA DALLA LEGGE
SPORTELLO MALASANITA’ E RESPONSABILITA’ MEDICA: CODACONS, PRONTI A OFFRIRE ASSISTENZA LEGALE AI NOSTRI ASSOCIATI SUL TEMA
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Malasanità: una vicenda lunga e intricata dal punto di vista giuridico, che dimostra che è possibile ottenere giustizia con forza di volontà e perseveranza.
Una coppia citava in giudizio la ASL, chiedendone la condanna al risarcimento dei danni patiti, patrimoniali e non, subiti in conseguenza della non tempestiva diagnosi della sindrome di Down cui sarebbe stato affetto il nascituro, causato dall’errata esecuzione di screening prenatale da parte di un medico in servizio presso l’Ospedale, che aveva di fatto impedito alla coppia di determinare la propria volontà sull’interruzione della gravidanza, senza una completa informazione sulla salute del nascituro.
Però, nonostante la fondatezza degli assunti, Tribunale e Corte d’Appello respingevano la richiesta risarcitoria, costringendo così la coppia a rivolgersi alla Corte di Cassazione, la quale ribaltando gli assunti dei gradi precedenti, riteneva meritevole di accoglimento la domanda, sulla base del fatto che l’impossibilità della scelta della madre di interrompere la gravidanza a causa di una negligente carenza informativa del proprio medico curante è fonte di responsabilità civile.
Codacons: “Vicende come questa sono dimostrative del fatto che con forza di volontà se uno ha la ragione dalla sua parte può ottenere qualsiasi cosa – afferma il Presidente Nazionale del Codacons, Avv. Marco Donzelli – per questo motivo la nostra Associazione offre mediante i propri sportelli assistenza legale a tutti gli iscritti per aiutarli e tutelarli contro le ingiustizie in ambito medico.
Contattateci e raccontateci la vostra storia.”
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