COMUNICATO STAMPA
Cronaca Lombardia e Nazionale
Lunedì 15 Marzo 2021
RIFORMA ESAME AVVOCATO 2021: LE CRITICHE ALLA SOLUZIONE DEL NEO MIINISTRO CARTABIA
NIENTE SCRITTI E DUE PROVE ORALI, RISOLTO IL GRAVE PROBLEMA DEGLI ASSEMBRAMENTI, MA ENORMI DUBBI SULLE MODALITA’ DI SVOLGIMENTO E SULLE TEMPISTICHE PREVISTE
SCELTA DELLE MATERIE PER GLI ESAMI INCOMPRENSIBILE, TEMPISTICHE TRA IL PRIMO ED IL SECONDO ESAME RIDOTTE ALL’OSSO, POCHE CERTEZZE DI PARITA’ DI TRATTAMENTO TRA I CANDIDATI. ANCORA UNA SCONFITTA PER IL SISTEMA E PER I PRATICANTI AVVOCATI
Cronaca Lombardia e Nazionale: Dopo mesi di incertezze e soluzioni rimandate è arrivata la decisione del neo ministro Cartabia relativamente all’esame di avvocato 2021, una riforma definita “emergenziale” che cerca di mettere una toppa sulle prove previste quest’anno.
Una soluzione che molte testate e alcuni ordini hanno definito una “vittoria” per i praticanti avvocati solamente per il fatto che l’esame non prevederà una prova scritta, ma due prove orali (decisione presa solo dopo che il CTS aveva bocciato la soluzione in questione), ma che di vittoria ha davvero poco.
Moltissimi i dubbi sulle modalità e tempistiche previste dalla riforma emergenziale: in primo luogo la prima prova scritta, della durata di un’ora, dovrebbe prevedere un quesito su una materia a scelta del candidato (civile, penale e amministrativo), che sarà risolto da remoto.
Nessuna indicazione sul fatto che tale quesito riguardi lo svolgimento di un parere, di un atto o di un’altra cosa ancora, mentre le tempistiche (mezz’ora per la risoluzione) appaiono davvero ristrette.
Ma peggio ancora il fatto che non solo la seconda prova dovrebbe svolgersi a soli 30 giorni di distanza dalla prima (ed essa preveda che il candidato porti 6 materie), ma che il candidato non potrà portare la materia scelta alla prima prova! Quindi se uno ha deciso di svolgere il quesito su una questione di diritto civile, dovrà obbligatoriamente portare diritto penale, da preparare insieme ad altre 5 materie in 30 giorni.
“Scelte davvero incomprensibili, che denotano scarsa conoscenza da parte di chi si è occupato di scrivere questa riforma del mondo dell’avvocatura e dei praticanti avvocati – denuncia il Codacons – ancora una sconfitta su tutta la linea per il mondo dei praticanti, costretti a sostenere un esame del tutto aleatorio, senza alcuna garanzia di nessun tipo, neanche dal punto di vista dalla trasparenza e parità di trattamento.
Chiediamo al Ministro Cartabia di chiarire i punti oscuri della riforma e soprattutto di prevedere tempistiche idonee a preparare un esame di questa portata.”
Ufficio Stampa 346/6940183