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Codacons su scandalo Dalmine attività non essenziali

COMUNICATO STAMPA

Cronaca Lombardia

Lunedì 15 Giugno 2020

CORONAVIRUS: SCANDALO DALMINE, APERTE ATTIVITA’ NON ESSENZIALI, TANTI I CONTAGI TRA I LAVORATORI
 
CODACONS: NECESSARIE INDAGINI APPROFONDITE E VERIFICA A TAPPETO SU CHI HA VIOLATO LE DISPOSIZIONI GOVERNATIVE DI CHIUDERE
 
ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA 
 
Cronaca Lombardia: un articolo, pubblicato su TPI.it, punta il dito contro la società Dalmine S.p.a., azienda considerata strategica ai fini della produzione di bombole d’ossigeno, la quale però sembra aver tenuto aperto anche reparti per la produzione di beni non essenziali esponendo a rischi enormi i lavoratori, con un bilancio di due decessi e numerose terapie intensive.
 
Le informazioni trapelate dall’articolo di giornale pubblicato al seguente link https://www.tpi.it/cronaca/coronavirus-lombardia-azienda-dalmine-aperta-rischi-fase-2-20200417587096/, sono molto pesanti, in quanto l’azienda al fine di salvaguardare la produzione avrebbe messo in secondo piano la salute dei lavoratori, con misure di protezione deficitarie e attività che sono rimaste aperte pur non essendo “essenziali” – afferma il Presidente Marco Donzelli – Tutto questo ha provocato numerosi contagi tra gli operai, con un bilancio che parla di due decessi e numerosi dipendenti in terapia intensiva.
 
Crediamo sia opportuno che sia fatta chiarezza su quanto accaduto, non solo con la società Dalmine, ma con verifiche a tappeto sulle aziende che sono rimaste aperte nel periodo di “lockdown”, perché il mancato corretto rispetto delle disposizioni legislative potrebbe aver causato conseguenze gravissime non solo per i lavoratori ma per le loro famiglie.
 
Presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica.
 
Se le aziende non sono in grado di mettere in sicurezza i propri lavoratori non possono lavorare.”

Ufficio Stampa: 393/9803854
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