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Codacons su sequestro di abiti contraffatti

COMUNICATO STAMPA

Cronaca Milano

Giovedì 13 febbraio 2020

MILANO: 25MILA VESTITI CONTRAFFATTI SCATTA IL SEQUESTRO

CODACONS: PRESENTEREMO ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA, CON NOMINA DI PARTE OFFESA E RISERVA DI COSTITUZIONE DI PARTI CIVILI NEL PROCEDIMENTO 

STOP ALLA COMMERCIALIZZAZIONE DI PRODOTTI CONTRAFFATTI:
FENOMENO CHE INCIDE SULLA SICUREZZA E LA SALUTE DEI CONSUMATORI, OLTRECHÈ SULL’ECONOMIA DEL PAESE

 

Cronaca Milano: la Guardia di Finanza  ha sequestrato nei giorni scorsi oltre 25mila capi d’abbigliamento con filato acrilico e falsamente etichettati come filati di pregio.

I baschi verdi del Gruppo Pronto Impiego di Torino, insospettiti dai prezzi troppo convenienti di alcuni capi di abbigliamento di pregio distribuiti da diversi grossisti di Lacchiarella, nel Milanese, hanno avviato le indagini, supportate dalle analisi scientifiche effettuate da un laboratorio chimico specializzato nel settore tessile.

Sotto sequestrato sono finiti diversi capi d’abbigliamento:  maglioni, sciarpe, berretti etc.

“E’ necessario intervenire per porre un freno al grave fenomeno della contraffazione, fortemente diffuso nel nostro Paese – commenta il Presidente del Codacons Donzelli Marco – esso rappresenta, ad oggi, un business multimilionario, oltreché un’attività complessa da controllare, in quanto spesso si basa sulla complicità del consumatore.

Proprio per tali ragioni si ritiene opportuno e doveroso intervenire a tutela di questi ultimi, affinché non si trovino a doverne patire i rischi e gli effetti dannosi.

D’altronde i dati parlano chiaro: secondo gli ultimi dati la contraffazione vale in Italia circa 7,2 miliardi di euro e sottrae oltre 100mila posti di lavoro. Nessun settore, dai farmaci ai giocattoli fino all’alimentare, alla meccanica e ai cosmetici è esente dalla contraffazione.

I giovani sono i soggetti più attratti dal commercio abusivo, soprattutto dopo l’esplosione dell’e-commerce. Per tali ragioni presenteremo esposto alla Procura della Repubblica, con nomina di parte offesa e riserva di costituzione di parti civili nel procedimento”.

 

Ufficio Stampa: 393/9803854

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