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Codacons su soldi pubblici per impianti dismessi

COMUNICATO STAMPA
 
Cronaca Brescia

Mercoledì 13 marzo 2024 

CAMBIAMENTI E CLIMATICI E TURISMO SCIISTICO IN LOMBARDIA

SEMPRE MENO NEVE: PIOGGIA DI SOLDI PUBBLICI PER GLI IMPIANTI DISMESSI

IL CODACONS VALUTERA’ ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI: RICONVERTIRE IN TURISMO SOSTENIBILE ANZICHÈ ACCANIRSI

PER INFO info@codaconslombardia.it O ALLO 02.29408196

Cronaca Brescia: sempre meno neve e sempre più in alto sulle montagne lombarde, ma una valanga di soldi pubblici per piste da sci, skilift, seggiovie e funivie nonché per nuovi bacini e impianti di innevamento artificiale.

Si parla di “accanimento terapeutico“. Il manto nevoso sulle Alpi in Lombardia negli ultimi sei secoli non è stato mai tanto effimero e la sua durata si è accorciata di un mese negli ultimi cent’anni per le temperature aumentate di due gradi. Senza neve ci sono in quota 21 alberghi, ex colonie, hotel e rifugi chiusi diventati fatiscenti.
Sono stati inoltre spenti almeno 23 impianti: a Lizzola, Zambla Alta, Pà Spiss in Valcanale, Monte Arera, Pianone a Clusone, Valcava all’Alpe Pezzeda. E ancora: lo skilift del San Primo a Bellagio entrato in funzione alla fine degli anni ‘50 e dismesso nel 2013 ma che qualcuno vorrebbe riesumare, gli impianti del Monte Crocione, Pian del Tivano, Monte Greggio in Valle Intelvi. Oppure sul Monte Tesoro a Pialeral, al Cainallo, Paglio, i Resinelli nel Lecchese; Cima Coletta nel Pavese; Argona in Valdidentro e a Chiesa Valmalenco; a Poggio Sant’Esla a Laveno; sul Monte Farno, i Colli di San Fermo, Teveno e Peghera nella Bergamasca.

Alcuni impianti hanno funzionato per diversi decenni, altri solo pochi anni e non tutti sono stati smantellati. Il vero simbolo di questo “accanimento terapeutico“ sono però gli impianti di Montecampione, nel Bresciano, dismessi dal 2010 dopo nemmeno quarant’anni di utilizzo, per riesumare i quali la Regione ha stanziato 13 milioni. Sono solo alcune delle risorse pubbliche destinate alle località sciistiche: nel 2019 sono stati stanziati 11 milioni seguiti da altri 7 e da ulteriori 3 per il bando comprensori sciistici. Ci sono poi i fondi per le Olimpiadi invernali del 2026: 25 milioni per Livigno, 8 milioni per Bormio, 25 milioni per 10 chilometri di nuove piste tra il Tonale e l’Alta Valtellina. Per i compressori di Lecco, Sondrio, Brescia e Bergamo sono stati stanziati 50 milioni.

Il Codacons al fine di scongiurare sperpero di denaro pubblico fa esposto alla Corte dei Conti perchè verifichi l’opportunità di simili investimenti pubblici in un contesto che, anziché puntare sugli indirizzi del passato, dovrebbe considerare nuove forme di turismo ed economia sostenibile.

‘Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Lombardia con l’utilizzo dei fondi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ai sensi del D.M. 6 maggio 2022’

Per info info@codaconslombardia.it o allo 02.29408196

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