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Codacons su spreco alimentare nelle mense scolastiche

COMUNICATO STAMPA

Cronaca Monza – Brianza

Venerdì 29 novembre 2019

LISSONE: SPRECO DI CIBO NELLE MENSE SCOLASTICHE: LA METÀ DEI PASTI VENGONO BUTTATI.

CODACONS: “SPRECO ALIMENTARE INACCETTABILE PARADOSSO DEL NOSTRO TEMPO. GRAVI RIFLESSI ANCHE SULL’AMBIENTE. INVIEREMO DIFFIDA ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.”

Monza – Brianza: grave situazione di spreco alimentare nelle mense scolastiche della città.
A finire buttato è il 50/60 % del cibo: perlopiù si tratta di verdure, pesce, formaggi, ma anche il pane.
Questi sono i risultati dell’ultimo monitoraggio in uno degli istituti scolastici della città, per la precisione scuole elementari, sul consumo del cibo nelle mense.
Nello specifico, gli alimenti sprecati sarebbero: il merluzzo con pomodoro e olive (che ha registrato il 61,5% di scarto), i fagiolini e la mozzarella (che hanno toccato il 50% di scarto), insalata e carote (oscillanti tra il 36 e il 51%), le erbette (45%) e la frittata cipolle e patate (43,8%), ma pure cibi che si crederebbero meno ostici da consumare, come la polenta (che ha fatto registrare il 40% di scarto) e il pane (arrivato a toccare anche il 50%).

Codacons: “Necessario avere informazioni su criteri di scelta dei cibi e delle ricette e su quali azioni vengano messe in atto per combattere lo spreco. Invieremo diffida all’amministrazione comunale di Lissone al fine di porre rimedio alla grave situazione di spreco riscontrata.”
Il Presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli, si mostra sconcertato: “Lo spreco alimentare è un inaccettabile paradosso nel nostro tempo: se da un lato vi è la necessità di incrementare la produzione alimentare per nutrire la popolazione mondiale, dall’altro nel mondo si spreca oltre un terzo del cibo prodotto, di cui l’80 % sarebbe ancora consumabile. Gravi i riflessi anche sull’ambiente: col cibo buttato vengono sprecati anche la terra, l’acqua, i fertilizzanti, senza contare le emissioni di gas necessari per la sua produzione. Ridurre lo spreco di cibo significa pertanto salvare il Pianeta.”

Ufficio Stampa: 393/9803854

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