COMUNICATO STAMPA
Cronaca Milano e Lombardia
Giovedì 9 Aprile 2020
CORONAVIRUS E RSA: STRAGE DI ANZIANI NELLE CASE DI RIPOSO
REGIONE LOMBARDIA CON DELIBERA DELL’8 MARZO 2020 CHIEDEVA ALLE ATS REGIONALI DI INDIVIDUARE STRUTTURE (RSA) PER ACCOGLIERE PAZIENTI POSITIVI AL COVID-19 CON SINTOMI LIEVI
CODACONS: SCELTA CHE HA AVUTO CONSEGUENZE DRAMMATICHE. PRESENTEREMO UN ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA AL FINE DI INDAGARE SULLE RESPONSABILITA’ DELL’ACCADUTO
Cronaca Milano e Lombardia: qualcuno la ha chiamata la “strage silenziosa” quella che sta avvenendo nelle RSA di tutta la Lombardia; secondo un articolo apparso su Repubblica intitolato “Coronavirus, focolai nelle case di riposo il picco in Lombardia” sarebbe rimasto ucciso un ospite su dieci.
Dati allarmanti, che hanno origine dalla decisione intrapresa dalla giunta regionale lombarda, la numero XI/2906 che chiedeva, tra le altre cose, alle Agenzie di tutela della salute (Ats) regionali di individuare strutture Rsa per accogliere pazienti positivi al Covid-19 “a bassa intensità assistenziale”, ovvero che non necessitano di cure particolari.
Decisione così definita da Luca Degani (Presidente dell’associazione della case di riposo Uneba Lombardia): “È stato come accendere un cerino in un pagliaio”; decisione definita “Folle” perché, ha spiegato Degani stesso in un’intervista rilasciata a “Wired”, in caso di inserimento di pazienti Covid in questo tipo di strutture, viste le condizioni degli ospiti che accolgono, “non li si espone al contagio, ma alla morte”.
Codacons: “è arrivato il momento che si faccia chiarezza, ci sono troppi aspetti oscuri che devono essere ancora spiegati e che necessitano di risposte, perché in quelle RSA c’erano delle persone, persone che sono state esposte ad un enorme rischio – afferma il Presidente del Codacons Marco Donzelli – necessario che se saranno accertate delle responsabilità qualcuno ne risponda.”
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