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Codacons su torture nelle carceri

           COMUNICATO STAMPA
Cronaca Lombardia e Nazionale
Mercoledì 29 Gennaio 2020
 
COMITATO ANTI TORTURA DEL CONSIGLIO EUROPEO PUNTA IL DITO SULLE CARCERI DI BIELLA, MILANO OPERA, SALUZZO E VITERBO
 
CODACONS: PROVOCAZIONI, VIOLENZE E SOPRUSI NON POSSONO MAI ESSERE TOLLERATI, QUALSIASI SIA IL CRIMINE DI CUI CI SI POSSA ESSERE MACCHIATI
 
DATI INQUIETANTI: 129,40% L’INDICE DI SOVRAFFOLLAMENTO DELLE CARCERI; SOLO NEL 2018 SONO STATI 53 I SUICIDI IN CARCERE
ESPOSTO NEI CONFRONTI DELLO STATO ITALIANO E DEI RESPONSABILI
 
Cronaca Lombardia e Nazionale: drammatici i dati contenuti nel dossier del Comitato Anti Tortura (CPT) del Consiglio d’Europa, che ha messo i riflettori sulle carceri di Biella, Milano Opera, Saluzzo e Viterbo.
 
Si passa da provocazioni verbali e insulti a sfondo razzista nei confronti dei detenuti stranieri, a minacce, maltrattamenti fisici, violenze, rappresaglie e veri e propri pestaggi.
 
Su tutti significativo quanto riscontrato sul carcere “Mammagialla” di Viterbo, dove alcuni detenuti hanno portato alla luce l’esistenza di una vera e propria squadra punitiva di polizia penitenziaria autrice di numerose violenze.
 
Situazione drammatica, come alcuni dei dati che emergono dal dossier e dagli esposti dell’Associazione Antigone – afferma il Presidente del Codacons, Marco Donzelli – su tutti pensiamo a quello del sovraffollamento carcerario, il dato parla di 129,40%, per 60.885 detenuti su 50.692 posti.
Ma un altro dato drammatico è quello dei suicidi in carcere, solo nel 2018 ne sono stati commessi 53.
 
Gli agenti violenti ledono l’immagine di tutti i bravi e coraggiosi agenti che ogni giorno si battono per mantenere l’ordine e consentire a tutti di vivere meglio; va segnalato anche il dato allarmante delle aggressioni subite dal personale penitenziario (800 nel 2019, e 41 solo nei primi 17 giorni del 2020).
 
Situazione inaccettabile per un paese civile, urgono misure urgenti del Ministro della Giustizia, che non sono più in alcun modo rimandabili. 
 
Presenteremo un esposto allo Stato Italiano ed alle amministrazioni responsabili in quanto di sua diretta responsabilità il buon e corretto andamento delle carceri italiane.”
 
Ufficio Stampa: 393/9803854
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