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CODACONS SU TURNI MASSACRANTI OSTETRICHE DESIO (MB)

COMUNICATO STAMPA

Cronaca Monza e Brianza

Mercoledì 17 Giugno 2020

DESIO (MB), NOVE OSTETRICHE IN CONGEDO DI MATERNITÀ, PER CHI È RIMASTO A LAVORARE TURNI INSOSTENIBILI E MASSACRANTI

UN QUARTO DELLE OPERATRICI SANITARIE È IN DOLCE ATTESA, CIONONOSTANTE NON SONO STATE ANCORA SOSTITUITE. MOLE DI LAVORO INSOSTENIBILE E IN AGGIUNTA L’IMPOSSIBILITÀ DI GODERE DELLE PROPRIE FERIE MATURATE DOPO IL DURO PERIODO DELL’EMERGENZA SANITARIA.

CODACONS: SITUAZIONE ALLARMANTE! NON POSSIAMO VOLTARE LE SPALLE A CHI A LOTTATO IN PRIMA LINEA DURANTE LA PANDEMIA. PRESENTEREMO UN ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA E ALL’ASST DI MONZA E BRIANZA

 

Desio (Monza e Brianza), anche le ostetriche vanno in maternità. Il problema è che però non vengono sostituite. E per coloro che rimangono in servizio all’ospedale di Desio sono costrette a fare turni massacranti: “Dobbiamo cercare di sopravvivere, costrette a fare anche quattro notti in dieci giorni”, e per quanto riguarda le ferie estive: “la situazione ci preoccupa, ancor più perché nonostante abbiamo chiesto alla direzione dell’Asst di Monza l’assunzione di nuovo personale, ad oggi non ci sono stati sviluppi”, denuncia il segretario del sindacato NurSind (MB).

In verità sarebbero state autorizzate 3 nuove assunzioni per andare a compensare (minimamente) l’assenza di 10 ostetriche (9 in maternità e una in aspettativa) su un organico di 35, tuttavia ne sarebbe stata chiamata solamente una la quale, oltretutto, non potrà essere operativa presso l’Ospedale di Desio prima del 15 luglio perché legata al preavviso nel suo attuale posto di lavoro. 

Le ferie estive sono un diritto,specialmente dopo un trascorso così duro, e sono già iniziate. Chi è riuscito ad usufruirne nelle ultime settimane lo ha fatto perché “qualche collega ha rinunciato o ha accorciato il periodo che aveva programmato e che gli era stato autorizzato”. Ma rimane il bisogno del numero minimo per garantire la copertura senza mandare in sofferenza il personale. Infatti i turni restano massacranti e questa stanchezza fisica potrebbe riversarsi sul loro operato.

Il Presidente del Codacons Marco Donzelli commenta: “Situazione indecente, non riconoscere diritti e garanzie a coloro che hanno combattuto in prima linea, facendo nascere vite umane in un momento gravissimo della storia sanitaria nazionale.”
Per tali ragioni il Codacons, da sempre impegnato a garantire i diritti, presenta esposto alla Procura della Repubblica e all’Asst di Monza e Brianza.

Ufficio Stampa: 393/9803854

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