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Codacons su Università Statale Milano – disorganizzazione

COMUNICATO STAMPA
 
Cronaca Milano
 
Giovedì 1 Ottobre 2020
 
UNIVERSITA’ STATALE DI MILANO: VERGOGNOSA ORGANIZZAZIONE PER LE MATRICOLE, IN PRESENZA A GIORNI ALTERNATI MA ALLE 00.00 I POSTI RISULTANO GIA’ ESAURITI
 
IL CODACONS DIFFIDA LA STATALE A DISPORRE LA RIDUZIONE DELLE RETTE PER GLI STUDENTI IN RAGIONE DELL’INADEMPIMENTO DELL’ATENEO
 
CORSA INUTILE PER FREQUENTARE L’UNIVERSITA’ DOPO 6 MESI DI ORGANIZZAZIONE
 
CHIEDIAMO AL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DI VIGILARE SUL COMPORTAMENTO DEGLI ATENEI E CHIEDIAMO LE DIMISSIONI DI RETTORI E CAPI DIPARTIMENTO
 
Cronaca Milano: dopo 6 mesi di attesa che sarebbero dovuti servire agli Atenei ad organizzare le lezioni universitarie al fine di garantire agli studenti di poter frequentare tutti i corsi previsti dal loro piano di studi, i risultati, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti.
 
Per le matricole è prevista la possibilità di essere presenti a lezioni a giorni alternati, ma tale sistema ha già dimostrato tutti i suoi limiti; infatti, se lo studente prova a prenotarsi già alle ore 00.00 trova tutti i posti esauriti.
 
Codacons: “Deve essere garantito il diritto all’istruzione ed a frequentare le lezioni universitarie, considerato il fatto che moltissime famiglie hanno pagato fior di quattrini per poter iscrivere i propri figli alle Università milanesi, ed ora si vedono anche nell’impossibilità di fatto di poter assistere alle lezioni. Capiamo le necessità dovute alla pandemia da Covid-19 ed i necessari accorgimenti che devono essere presi per garantire l’incolumità degli studenti, ma ciò non può andare a discapito di alcuni, che così facendo vengono privati della possibilità di frequentare lezioni a cui si sono iscritti e per cui hanno pagato.
 
Conclude il Presidente del Codacons, Marco Donzelli – Chiediamo al Ministero dell’Istruzioni di intervenire, vigilando sul comportamento di alcuni Atenei che comprimono i diritti degli studenti e delle famiglie, e chiediamo le dimissioni dei Rettori e dei Capi di Dipartimento, incapaci di garantire a tutti gli studenti il loro diritto allo studio.
 
Diffidiamo anche l’Ateneo a disporre la riduzione della retta per le famiglie degli studenti, stante il fatto di non poter garantire a tutti i servizi pagati, rimborsando le quote pagate in più.”
 
Ufficio Stampa: 393/9803854
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