COMUNICATO STAMPA
Cronaca Lombardia
Mercoledì 3 Febbraio 2021
VIDEO IRONICO DELL’ASSOCIAZIONE PENDOLARI MiMoAl SUI RITARDI DEI TRENI – TRENORD CHIEDE 10MILA EURO DI RISARCIMENTO PER DIFFAMAZIONE E VIOLAZIONE DEL DIRITTO DI AUTORE
CODACONS: GRAVISSIMO CHE UN’AZIENDA COME TRENORD INTIMIDISCA I PENDOLARI CHE STANNO ESPRIMENDO LA LORO OPINIONE CON AZIONI DI QUESTO TIPO
RICHIESTA ALLA SOCIETA’ ED ALLA REGIONE DI RITIRARE LA RICHIESTA
Cronaca Lombardia: un vicenda che ha del paradossale quella che riguarda l’associazione pendolari MiMoAl (che rappresenta i viaggiatore della linea ferroviaria Milano-Mortara-Alessandria), la quale ha deciso di pubblicare un video dalla forte carica di parodia nei confronti della società di trasporti Trenord, e che si è vista recapitare una richiesta di risarcimento danni per 10mila euro.
La vicenda nasce in occasione delle festività natalizie, quando Trenord ha pubblicato un video di auguri dedicato ai propri passeggeri che rappresentava una situazione dei trasporti idilliaca; l’associazione ha deciso invece di rispondere con un video fortemente ironico in cui venivano sottolineati i ritardi ed i numerosi disagi che incontravano i pendolari, soprattutto della linea interessata.
La risposta non si è fatta attendere: Trenord per mezzo dei propri legali ha presentato una richiesta di risarcimento del danno, affermando che si trattasse di “una prevaricazione volutamente violenta e manipolazione tesa ad alterare il significato del messaggio. Oltre che violazione del diritto d’autore”.
Codacons: “La vicenda è gravissima. I pendolari e i loro rappresentanti hanno tutto il diritto di manifestare liberamente la propria opinione e anche di sottoporre a critiche molto forti la società Trenord (così come qualsiasi altra società) – afferma il Presidente del Codacons, Marco Donzelli – questo atteggiamento intimidatorio deve essere stigmatizzato in toto.
Chiediamo a Trenord ed alla Regione Lombardia di ritirare senza indugio la richiesta di risarcimento danni, e di dedicare il loro tempo, invece che a queste cose, a risolvere i problemi che attanagliano la rete dei trasporti pubblici ferroviari, così criticata dai pendolari.”
Ufficio Stampa: 393/9803854