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Codacons su visita Obama città più inquinata dell’anno

OMAGGIO AD OBAMA

BENVENUTO ALL’EX PRESIDENTE NELLA CITTA’ PIU’ INQUINATA D’ITALIA

IN ITALIA RECORD EUROPEO DI MORTI: OLTRE 80MILA, LA ZONA PIU’ COLPITA E’ QUELLA DELLA PIANURA PADANA, MILANO COMPRESA

LA DENUNCIA DEL CODACONS

Un benvenuto del Codacons all’ex Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama dalla città più inquinata d’Italia.

I dati parlano chiaro: in Italia il record europeo di morti. In Italia si muore di più e prima del tempo, rispetto agli altri Paesi dell’Unione europea, a causa dell’inquinamento dell’aria in città. La stima arriva dall’ultimo rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente, nel 2012 ha registrato 84.400 decessi prematuri, su un totale di 491mila a livello Ue.

L’area più colpita in Italia dal problema delle micropolveri si conferma quella della Pianura Padana, con la città di Milano in testa, la quale più volte negli ultimi anni ha oltrepassato il limite fissato a livello Ue di una concentrazione media annua di 25 microgrammi per metro cubo d’aria.

Le conseguenze sulla salute umana sono disastrose.

Infatti, l’inquinamento dell’aria, è ancora il maggiore rischio accorciando gli anni di vita della popolazione e contribuendo a malattie gravi, come quelle cardiache e respiratorie, oltre che ai tumori.

Il Codacons ha presentato denuncia alla Procura della Repubblica. – spiega l’Associazione –  è da anni che ci battiamo contro l’inquinamento atmosferico. Nel corso degli anni abbiamo proposto più di una soluzione ai vari Sindaci di Milano e Governatori che si sono succeduti in Regione Lombardia, ma la cose si stanno muovendo troppo lentamente.

Più volte è stata chiesta l’estensione dell’Area C su tutta Milano, che contribuirebbe a diminuire sensibilmente l’inquinamento atmosferico in città; come anche il limite massimo cittadino di 30 Km/h, che tra l’altro abbatterebbe il rischio di incidenti mortali, altro problema molto sentito. L’inerzia colpevole di Sindaci e Regione contribuisce a provocare nuovi morti e malati ogni anno che passa.

Per i nostri figli è necessario agire ora e subito, più aspettiamo e peggio sarà per la salute di tutti.”

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