COMUNICATO STAMPA
Cronaca Nazionale
Giovedì 19 Aprile 2018CORTE D’APPELLO DI MILANO CONFERMA LA CONDANNA DI MANGO ITALIA CONDANNATA PER PRATICA COMMERCIALE SCORRETTA
FALSA INFORMATIVA AI CONSUMATORI SUI SALDI
CODACONS: UNA VITTORIA PER TUTTI I CONSUMATORI, OGNI NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO NON A NORMA DOVRA’ ADEGUARE IL PROPRIO COMPORTAMENTO
La Corte d’Appello di Milano conferma la sentenza di primo grado che accoglieva la domanda inibitoria avanzata dal Codacons contro Mango Italia S.r.l.; la famosa azienda di abbigliamento è stata condannata per comportamento ingannevole nei confronti dei consumatori.
Mango Italia, difatti, applicava percentuali di sconto sui prezzi del vestiario, mediante l’apposizione di un bollino indicante il prezzo di listino del capo, la percentuale di sconto applicato e il nuovo prezzo al netto dello sconto.
Tuttavia, grattando delicatamente il bollino, appariva chiaramente visibile un diverso prezzo, sempre riferito al capo in oggetto, inferiore rispetto al prezzo di listino indicato nel bollino stesso.
Tale condotta, per il Tribunale di Milano, nella persona del Dott. Marangoni era “potenzialmente idonea ad incidere sulle scelte di acquisto del consumatore, il quale ove fosse in grado di rilevare la differente indicazione del prezzo normale di vendita orienterebbe diversamente il proprio comportamento commerciale per l’incertezza sulla reale entità dello sconto praticato dalla convenuta”.
La decisione del Tribunale che ha considerato ingannevole la pratica di Mango nell’applicare un bollino riportante un prezzo maggiore sul cartellino applicato su ciascun capo di abbigliamento offerto in vendita originariamente riportante un prezzo di minore entità, ha trovato conferma in appello. Difatti, la Corte si è espressa dichiarando l’inammissibilità dell’appello proposto da Mango Italia “non apparendo che esso abbia una ragionevole probabilità di essere accolto”.
Per il Codacons: “Sentenza storica, una vittoria per tutti i consumatori. Finalmente è stato posto un limite al comportamento che i negozi di abbigliamento possono adoperare al fine di comunicare gli sconti sui propri prodotti in vendita. Il consumatore deve essere sempre tutelato, con un’informativa corretta e chiara sul prezzo di vendita originario del prodotto, sul quale viene poi applicato lo sconto.
Adesso tutti i negozi di abbigliamento dovranno ora informare correttamente i consumatori degli sconti applicati, pena l’essere riconosciuti colpevoli di pratica ingannevole.”
Ufficio Stampa: 393/9803854