Mentre Eurostat registra una super-inflazione per l’Italia, pari al 2,9 per cento, 0,7 punti in più della media europea, l’Intesa dei Consumatori deve sorbirsi le comiche di Natale del dottor Billè, il quale ha affermato che, in Italia abbiamo abbandonato troppo presto l`obbligo di esporre il doppio prezzo! Ma era il dottor Sergio Billè o un suo sosia ad aver fatto le seguenti affermazioni:?
“Eroi del changeover“, era il titolo di un articolo pubblicato il 28 febbraio del 2002 su “Euroitalia, il giornale del Comitato Euro, e firmato dal presidente della Confcommercio Sergio Billè: ?Al di là dei problemi che ancora restano – scriveva Billè – crediamo che il changeover sia andato ben oltre le più rosee aspettative. Un neo comunque c’è stato: le polemiche sui prezzi che – studiate a tavolino senza troppa attendibilità statistica da parte di alcune (poche, nell’ampio e autorevole panorama del consumerismo italiano) associazioni di consumatori – si sono sciolte come neve al sole nel giro di qualche giorno. I dati Istat sul tasso di inflazione di gennaio, mai attesi come questa volta, hanno sgombrato il campo da qualsiasi dubbio,come riconosciuto dalle principali e più autorevoli associazioni dei consumatori e fatto chiarezza sull’argomento, ma – nel capitolo ?costi di conversione per il commercio? – forse occorrerebbe imputare anche questa voce?.
Mentre il Governo assolve, per bocca dell’onorevole Fini, i commercianti con queste comiche dichiarazioni:
“L`inflazione non e` colpa dei commercianti che hanno aumentato i prezzi dopo l`introduzione dell`euro. Bisogna fare autocritica, non tutte le previsioni si avverano “.
Con queste parole il vice presidente del Consiglio, Gianfranco Fini, “assolve“ i commercianti dalla responsabilità di aver innescato l`aumento del costo della vita: “Non tutte le analisi sono suffragate dal confronto con la realta`. Lo scalino era stato previsto in misura minore di quanto poi e` accaduto. Ma non e` un problema solo italiano, bensì riguarda tutte le società europee“.
L’Intesa dei Consumatori, che ha fatto una dura battaglia contro gli ?eurofurbi? coperti dal Governo e che proprio per questo è stata accusata di ?euroterrorismo?, oltre alla pubblica ammenda dell’onorevole Fini, si aspetta le pubbliche scuse di Governo e ministri economici che hanno giocato con aumenti, rincari ed arrotondamenti, sulla pelle di consumatori stremati, più poveri di 1.500 euro rispetto a 12 mesi prima.