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COMMERCIO: MILIARDI DI BUSTE DELLA SPESA CINESI E DI ALTRI PAESI INVADONO L`ITALIA

Il Codacons è venuto a conoscenza del rischio che nel nostro sistema di distribuzione, con particolare riferimento a supermercati e centri commerciali, si stiano importando buste di plastica (cosiddetti shoppers) o comunque beni in materiale plastico per il trasporto e per la conservazione di alimenti, la cui produzione, avvenuta in paesi extra-CE, non sia in grado di garantire il rispetto della Direttiva 2002/72/CE della Commissione del 6 agosto 2002 relativa ai materiali e agli oggetti di materia plastica destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari, nonché del decreto del ministero della Salute del 28 marzo 2004 n.123, avente ad oggetto ?Regolamento recante aggiornamento del decreto ministeriale 21 marzo 1973, concernente la disciplina igienica degli imballaggi, recipienti, utensili destinati a venire in contatto con le sostanze alimentari o con sostanze d`uso personale?, nonché della normativa UNI.

In particolare ? afferma il Codacons – appare esservi il rischio concreto che le produzioni avvenute in non meglio identificati paesi non UE, non rispondano ai principi basilari di assicurazione di un basso rilascio del monomero, anche in virtù della mancata possibilità per questi paesi di fornire una adeguata, e realmente tale, certificazione della qualità del bene prodotto.

In relazione a questo pericolo per i consumatori italiani il Codacons ha chiesto oggi ai Nas di intervenire prelevando a campione buste di plastica destinate a contenere la spesa, presso supermercati, grande distribuzione, grossisti e importatori, al fine di verificare la non nocività di tali contenitori.

Il Codacons si è rivolto anche al Ministero della Salute e a quello delle Attività Produttive affinché forniscano le dovute garanzie sulla questione.

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