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Commercio, scatta la protesta. E la Cdl teme un blitz

La giunta cerca di blindare la legge sul commercio. Ieri l’assessore Luca Ciriani ha annunciato che all’interno del testo sarà inserito un emendamento con il Fondo di garanzia per le piccole medie imprese, la misura anti-crisi che «consentirà un apertura di credito da 200 milioni di euro». Così, la giunta affianca agli avvertimenti di Tondo e Ciriani una pressione notevole su chi pensava, e forse pensa ancora di votare no al testo sulle ormai famose chiusure domenicali.  E il Codacons preannuncia per stamani una protesta davanti al consiglio. Ciriani: responsabilità. Nella legge sul commercio è previsto un massimo di 29 aperture domenicali per i centri commerciali, e a Trieste e Gorizia l’idea non piace affatto. Tanto che cinque consiglieri del Pdl hanno annunciato che non voteranno la legge. Ciriani, ha invitato infatti la sua maggioranza al «senso di responsabilita». Secondo l’assessore, «se il problema di Trieste e Gorizia è garantire ai cittadini la possibilità di fare la spesa, nel testo trovano la risposta: entrambe le città avranno ogni domenica uno o due centri commerciali aperti. La riforma che illustrerò domani e che giovedì verrà approvata – assicura Ciriani – garantisce un buon equilibrio». La Lega. Nel silenzio ufficiale dei «riottosi» del Pdl, il Carroccio ribadisce che «è errato pensare che gli affari aumentino tenendo i negozi aperti di più». Il capogruppo in consiglio Razzini se la prende con «chi dice che Trieste e Gorizia vogliono le aperture domenicali. O è in malafede – attacca – o non ha parlato con i negozianti del centro e dei quartieri, ma forse solo con i padroni di qualche centro commerciale». Cittadini per il dettaglio. Il capogruppo di Italia dei Valori-Cittadini Piero Colussi propone intanto un emendamento a favore del commercio al dettaglio nei piccoli comuni. «Proponiamo – annuncia – di estendere gli interventi previsti dalla legge 29 a favore dell’attività commerciale dei comuni montani e svantaggiati e anche di quelli con una popolazione fino a 3.000 abitanti». Sulle aperture domenicali e festive, ha detto Colussi, «il gruppo non desidera porre limiti». Paritetica. La seduta odierna s’inizierà con un’ora di interrogazioni e interpellanze e la discussione di due mozioni. La prima, del Pd, riguarda la riforma della legge elettorale per il Parlamento europeo, e registra il voto favorevole del consigliere Pdl Blasoni. La seconda, della maggioranza, si occupa di tutela delle lingue parlate nelle valli del Natisone, del Torre e Resia. Domani vi sarà il Question Time, le interrogazioni a risposta immediata e una serie di votazioni per l’elezione di componenti nella Commissione paritetica, nel Corecom e nella Commissione regionale pari opportunità. La giornata si chiuderà con la discussione di due mozioni (della maggioranza e dell’opposizione) sulle politiche internazionali e la specialità del Friuli Venezia Giulia.

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