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COMO: MUORE DI AIDS E VIENE LASCIATA NUDA PER TRE GIORNI NELLA BARA






E’ di oggi la sconcertante notizia che riguarda una donna deceduta all’ospedale Sant’Anna di Como. La donna, che aveva 35 anni, morta di AIDS, è stata lasciata per 3 giorni dentro una bara, senza abiti addosso. Sembra, infatti, che gli addetti alla camera mortuaria dell’ospedale si siano rifiutati di vestire il corpo della donna, limitandosi a coprirlo con un lenzuolo. Appare subito evidente la gravità di tale gesto. Il cadavere di un sieropositivo, al pari di quello di deceduti per altre cause, merita il massimo rispetto. Non è quindi chiaro il motivo per cui il personale del nosocomio si sia rifiutato di compiere il suo dovere. Qualcuno, durante il funerale, ha espresso il proprio rammarico, affermando che ?per l`ignoranza di qualcuno non si ha il coraggio di toccare una persona sieropositiva e la si lascia come Gesu` Cristo avvolto in un sudario“.
Il triste trattamento riservato al corpo della donna configura il reato di vilipendio di cadavere. Da parte sua il CODACONS ha deciso di intervenire a tutela del diritto all’onore e al rispetto della donna, diritti che non si estinguono con la morte. A tal fine l’associazione presenterà alla Procura della Repubblica di Como una denuncia per vilipendio di cadavere, omissione d’atti d’ufficio e interruzione di pubblico servizio nei confronti degli addetti all’obitorio dell’ospedale. Il CODACONS chiede poi alla direzione dell’ospedale Sant’Anna di Como di accertare il comportamento del proprio personale e di prendere gli opportuni provvedimenti disciplinari nei confronti dei responsabili dell’accaduto, deliberando la sospensione dal lavoro per gli stessi.


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