Il Codacons ha ricevuto le proteste di alcuni cittadini romani che lamentano l’impossibilità di modificare la data per assistere agli spettacoli del teatro Olimpico, pur avendo acquistato regolare biglietto, in particolare più di un consumatore per il concerto di Lucio Dalla.
Infatti un cartello in bella evidenza nella biglietteria del famoso teatro, avverte i clienti che non sarà possibile spostare la data indicata nei biglietti. Questo avviso, tuttavia, non sembra comparire presso gli altri rivenditori, e così gli ignari cittadini non sanno che, in caso di impossibilità ad andare a teatro nel giorno indicato dal biglietto, perderanno l’evento e i soldi spesi per assistervi.
Si tratta di clausole, sostiene il Codacons, predisposte unilateralmente, che potrebbero essere definite vessatorie ai sensi dell’ art. 1469 bis del codice civile, che afferma ?si considerano vessatorie le clausole che, malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto?.
Inoltre, sui biglietti del Teatro Olimpico, risultano disposizioni implicite e non sottoscritte, riguardo il trattamento dei dati personali.
Il Codacons ha inviato una diffida al Teatro Olimpico con la quale si invita il Direttore Gabriele Rossi a dare, nel termine di 15 giorni, disposizioni per il mutamento delle date dei biglietti qualora, ovviamente, vi sia disponibilità, e la cancellazione dell’autorizzazione al trattamento dei dati personali indicata sul retro dei biglietti.