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Concessioni bloccate a eni e edison l`assessore: “prima le nuove royalties“

L`ASsessore regionale all`Industria affonda un nuovo colpo nel duello che lo vede contrapposto alle compagnie petrolifere che hanno interessi in Sicilia. è di ieri la decisione di Pippo Gianni di congelare le richieste di autorizzazioni alla coltivazioni di idrocarburi avanzate dal gruppo Edison e dalla società Enimed, controllata dall`Eni, in due giacimenti scoperti nelle province di Ragusa e Siracusa. Stop alle autorizzazioni in attesa di avviare la trattativa per imporre nuove royalties alle società petrolifere. L`incontro che avvierà la trattativa si terrà il 31 luglio. Nel frattempo i dirigenti dell`assessorato dovrebbero mettere a punto un disegno di legge che introduce l`Iben, una tassa sul benzene per le aziende di raffinazione, una sorta di risarcimento per i danni all`ambiente. è il nuovo atto dello scontro aperto dal governo regionale con le compagnie petrolifere. La giunta Lombardo intende chiedere “un risarcimento per i danni ambientali“, sotto forma di una tassa per i prodotti petroliferi raffinati in Sicilia. Una crociata per rafforzare la quale, Gianni ha deciso di rivolgersi al popolo del web. La proposta, infatti, passerà al vaglio di una sorta di “referendum“ via Internet. Attraverso il blog dell`assessore (www. pippogianni. org) i siciliani da oggi potranno leggere la proposta, votarla e pronunciarsi così sull`opportunità che la Regione applichi una nuova tassa ecologica a carico delle raffinerie, o sulla possibilità che le aziende applichino uno sconto sulla benzina nei distributori dell`isola. “Se la maggioranza dei siciliani la boccerà – ha annunciato Gianni – allora annulleremo tutto. Se invece, come credo, mi diranno che ho ragione e devo perseguire l`obiettivo di far pagare meno la benzina e di avere un ritorno economico dalle aziende industriali che raffinano il petrolio in Sicilia, vuol dire che avrò visto giusto. Questo ritorno lo investiremo in nuove infrastrutture per le Asi, con la costruzione di capannoni da dare in leasing agli industriali italiani ed esteri che vogliono venire qui per creare lavoro vero“. L`idea del voto telematico nasce dopo le critiche dei giorni scorsi giunte dal presidente degli industriali siciliani Ivan Lo Bello, che aveva definito la tassa ecologica un`idea “strampalata“, di difficile “applicazione concreta“. L`assessore Gianni cita a suo favore il modello-Basilicata, regione che proprio due giorni fa ha presentato un piano per il raddoppio delle royalties. Al momento in Sicilia le società petrolifere versano una “tassa“ del 7 per cento, di cui un terzo viene incassato dalla Regione, circa 67 milioni di euro l`anno, e il resto dagli enti locali. “Non capisco perché se anche noi intendiamo percorrere questa strada si grida allo scandalo – dichiara Gianni – Non è strampalato chiedere a queste società che per cinquant`anni hanno fatto più di un danno all`ambiente di versare una somma alla Regione, soldi che saranno investiti nell`ambiente e nel territorio“. Da rivedere c`è anche la questione delle accise: il governo regionale intende riaprire il confronto con lo Stato per applicare gli articoli 36 e 37 dello statuto speciale, che prevedono che una parte delle accise rimangano in Sicilia. “Avevamo intrapreso un percorso – ha detto Gianni – ma una furbata del ministro Tremonti ha bloccato tutto“. In favore dell`iniziativa dell`assessore si è pronunciato Codacons.

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