Oggi nel vertice di Governo si deciderà in merito all`ipotesi di nuovi condoni. Il Codacons, da sempre contrario a condoni che premiano i furbi che evadono il fisco, ne propone uno contro le ganasce fiscali, ossia contro la possibilità da parte dello Stato di perseguitarti a fronte di un mancato pagamento, magari anche irrisorio, come le multe stradali.
“Se condono deve essere, allora che sia questo“ ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Donzelli. “L`Italia è l`unico Paese al mondo dove basta non pagare una multa da 40 euro per vedersi pignorare la casa. In sostanza è sufficiente non pagare una multa stradale, il bollo dell’auto o il canone della Rai perché lo Stato ti perseguiti finché non paghi. Si va dal fermo amministrativo del veicolo, nella migliore delle ipotesi, al pignoramento della casa. Il punto è che, se c`è una evidente sproporzione tra l`importo irrisorio che si deve al fisco ed il danno procurato al cittadino affinché si decida a pagare, si commette un`ingiustizia assai maggiore rispetto alla stessa violazione originaria commessa, un`ingiustizia che finisce per procurare un grave ed irreparabile danno al contribuente. Senza poi contare che spesso quella sanzione non pagata non era nemmeno dovuta“ ha concluso Donzelli.
Per questo il Codacons propone, se condono ci deve essere, che riguardi questi fermi amministrativi e questi pignoramenti, laddove c`è assenza di proporzionalità, come nel caso delle sanzioni per le violazioni al codice della strada.
Ci si domanda, poi, che fine abbia fatto quella circolare secondo la quale non devono più essere le società di riscossione a pretendere il pagamento dal cittadino, ma gli stessi enti pubblici che emettono la sanzione.