Proprio come una partita di poker giocata al limite della legalità tra i gestori degli aeroporti e i consumatori, ecco che i primi, con l’aiuto di un complice chiamato ENAC (Ente Nazionale per L’Aviazione Civile), tirano fuori l’asso nella manica: la carta dei servizi del passeggero. I gestori sono determinati ad accaparrarsi la posta in gioco, diversi miliardi che escono dalle tasche degli utenti che, per lavoro o per piacere, utilizzano il servizio di trasporto aereo. E così sono disposti a tutto, persino a diffondere una carta dei diritti del passeggero che, in alcuni punti, è identica ai diritti che vengono elencati nei film americani ai criminali appena arrestati, e che risulta monca di alcune parti fondamentali. Ed è un vero e proprio bluff! Il CODACONS denuncia l’assoluta mancanza di risarcimenti in caso di ritardo dei voli.
L’associazione dei consumatori ricorda infatti che oltre il 20% degli aerei parte in ritardo, creando danni non indifferenti agli utenti che, secondo questa carta, non hanno diritto ad alcun risarcimento.
Ridicolo inoltre il risarcimento di appena 150 euro per voli inferiori a 3500 km in caso di overbooking. Ricordiamo che in quest’ultimo caso la responsabilità del disservizio è unicamente imputabile alla compagnia aerea, che dovrebbe impegnarsi a corrispondere un equo indennizzo all’utente. O forse il consumatore dovrebbe accontentarsi della possibilità concessagli di fare un fax o una telefonata? Il CODACONS critica duramente questa carta dei servizi che va a solo vantaggio di chi l ?ha redatta, e invita le compagnie aeree ad incontrare le associazioni dei consumatori al fine di stilare una vera carta dei servizi del passeggero.