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CONSOB: LA MONTAGNA ?CARDIA? PARTORÌ IL TOPOLINO…







Una sequenza di ?se?, ?ma?, ?faremo?, ?ci impegniamo?, ?progettiamo?, e così via ma senza ?carne al fuoco?. Il Presidente della Consob in ben 45 pagine di relazione alla presenza dei rappresentanti dei consumatori, ministri (vecchi e nuovi) e del Presidente della Repubblica Napolitano non ha saputo fare altro che prendere atto dell’impotenza del proprio istituto.

Così il Presidente Codacons Carlo Rienzi commenta la presentazione della relazione annuale Consob.

Si legge ad esempio a proposito delle società di gestione: ?l’appartenenza delle società italiane di gestione del risparmio a gruppi bancari ne condiziona le scelte organizzative, produttive e commerciali legandole a logiche di gruppo?. Ma cosa abbia fatto la Consob per contrastare questa situazione non si trova da nessuna parte.

A proposito dei rapporti con i consumatori (il Codacons aveva lanciato ieri la proposta di un Difensore degli investitori all’interno dell’ente) si legge: ?Sono previste nuove specifiche funzioni dedicate ai rapporti con i consumatori?. Ma quando? E quali? Sembrano parole al vento ? prosegue il Codacons.

Per non parlare del giudizio sconcertante sulle responsabilità delle ?fregature? prese dai risparmiatori italiani accusati da Cardia di essere immaturi e incapaci: ?I consumatori dei servizi finanziari dovranno essere anche accompagnati in un percorso di maturazione della cultura economica e finanziaria ancor più necessario dopo le drammatiche esperienze degli anni scorsi vissuti con l’acquisto di obbligazioni e altri prodotti finanziari non adeguati agli investimenti delle famiglie? .


Se poi si va ad analizzare l’attività svolta dalla Consob nel 2005 si resta esterrefatti. A fronte infatti di 1,5 milioni di italiani rovinati dai crac finanziari, nel 2005 l’istituto ha impugnato solo 4 bilanci di società! Ha svolto solo 4 ispezioni sulle società di revisione (quelle che come noto sono sotto processo dappertutto per omissione di controllo); in tutto ha effettuato soltanto 4 segnalazioni di ipotesi di reato in materia di abusi di mercato e ha segnalato ?ben? 3 casi di insider trading di cui un solo insider istituzionale (quando è noto che sono centinaia i soci amministratori e dirigenti che acquistano azioni delle loro stesse società).

Tutto ciò a fronte di 2.120 esposti degli investitori nel 2005 e un totale di 11 accertamenti ispettivi complessivamente svolti dalla Consob nei confronti di intermediari e società quotate. A questo punto ? afferma Rienzi ? se si considera che la Consob dispone di 440 dipendenti e spende 91,5 mln di euro l’anno si può calcolare che ognuno di questi accertamenti o ispezioni costa un vero e proprio capitale!

E’ una situazione insostenibile cui ci auguriamo che il Governo Prodi metta rimedio al più presto ? conclude Carlo Rienzi ? L’Unica nota positiva è l’intenzione di Cardia di escludere dalla Borsa le società calcistiche accogliendo così una proposta vecchia di un anno dello stesso Codacons.

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