Secondo il Codacons è quanto hanno sborsato le famiglie udinesi tra spray e lozioni in soli tre mesi Archiviata la stagione calda della zanzara tigre, si annuncia per il prossimo anno una campagna totale contro l`insetto che regna dove l`acqua ristagna. Questa volta a predisporre un martellamento a vasto raggio è il Codacons di Udine che, dopo un`indagine effettuata in questi giorni in città , battendo a tappeto farmacie, supermercati e grandi magazzini, oltre a scoprire come in soli tre mesi le famiglie udinesi abbiano sborsato circa 150 mila euro per difendersi dalle punture della micidiale zanzara, lancia l`iniziativa per frenarne l`avanzata. “Abbiamo svolto l`indagine sui prezzi e sulle vendite – spiega Pierluigi Chiarla – in collaborazione con il Comune di Udine, proprio per trovare insieme una strategia ancora più mirata“. Dall`analisi condotta dall`associazione dei consumatori emerge un trend che dimostra il boom degli insetticidi, sia quelli da spruzzare o spalmare direttamente sulla pelle, sia quelli da collocare in casa, e un bassissimo utilizzo dei larvicidi, ovvero le compresse, acquistabili nelle farmacie, che si dovrebbero gettare nei tombini e nei pozzetti. “Da un nostro calcolo – continua Chiarla – si evidenzia che gli udinesi, in tre mesi, hanno speso una cifra pari a 150 mila euro per comprarsi spray antizanzare, cerotti, lozioni pre e post puntura, erogatori da ambiente altamente nocivi, con un alto rischio di tossicità per le persone, mentre nelle farmacie le vendite dei larvicida (in commercio si trova nel 95 per cento dei casi il prodotto Vectobac, ndr) sono assai limitate“. Secondo il Codacons “questo dimostra che la mentalità degli udinesi è quella di riempirsi di spray e lozioni, andando così incontro a conseguenze nefaste per l`organismo e l`ambiente, e di snobbare invece le soluzioni meno impattanti e più efficaci, come i prodotti larvicida per la disinfestazione dei pozzetti privati o condominiali e dei luoghi di ristagno d`acqua“. Anche i condomini soni latitanti: per il Codacons solo il 20 per cento disinfestano. Esaminando i prezzi praticati nelle farmacie, si osserva come ciascuna, essendo libera di decidere le tariffe, proponga o meno sconti oppure aumenti il prezzo di listino, pari a 5,78 per il Vectobac. Il prezzo più basso si trova nella farmacia Pasini, in viale Palmanova, dove si pagano 3 euro, quello più alto, pari a 7 euro, nella farmacia Manganotti, in via Poscolle. La farmacia che brilla per più scelte è quella di Michele Favero, in via De Rubeis: qui si trova non solo il gettonatissimo Vectobac, ma anche il Tigrex (12 compresse a 3,50 euro) e il Sandokan (10 compresse a 5,45). “Peccato – osserva il Codacons – che in commercio non circoli più il Temeblu, da 150 compresse, al costo di 12 euro, prodotto che si trovava ad esempio da Favero“. Il coordinamento delle associazioni per la difesa dell`ambiente e dei diritti degli utenti lamenta anche “il prezzo troppo alto del larvicida commercializzato che dura poco tempo (1 pastiglia ogni 7 giorni)“ e rileva anche la “stranezza, dettata da motivi economici, dell`assenza dal circuito commerciale di prodotti che vantano l`equilibrio fra numero di compresse e prezzo“. Sembra molto poco ragionevole, a detta di Chiarla “far finta di combattere la zanzara tigre con qualche spray e ignorare i larvicidi: faremo in modo, dal prossimo anno, non solo di fungere da organismo di controllo sulle disinfestazioni effettuate dal Comune, ma anche di incentivare, con accordi specifici (vedi altro articolo, ndr), l`uso dei larvicidi a prezzo calmierato e disincentivare, anche per l`elevata tossicità , spray, lozioni e cerotti“.