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Coopcostruttori, “un raggiro verso enti vari”

CRAC Coopcostruttori: il Comune di Argenta figurerebbe tra gli elenchi in possesso della magistratura relativi ad "un raggiro verso enti vari consistente nel formare e presentare fatture mai inviate ai clienti e prive, in tutto o in parte dei necessari presupposti". Lo si legge in una interpellanza consigliare a risposta scritta, firmata da Cesare Gaiani e Poalo Bolognesi del Pdl. Che, soprattutto per i danni economici causati all’intera comunità, chiedono al sindaco Giorgio Bellini "se la giunta municipale intende, e con quali motivazioni, costituirsi parte civile per risarcimento danni nel futuro processo contro coloro che, ritenuti imputabili, verranno rinviati a giudizio". L’argomento sta tenendo banco ad ogni livello. Anche nell’ultima assemblea del Carspac 1 No Codacons alla Sala Giardino, partecipata da circa 200 ex soci sovventori che chiedono il rimborso dei loro risparmi attraverso un’azione politico istituzionale che punti ad una terza e soddisfacente fase dell’ operazione di solidarietà di LegaCoop. A tenere alta l’attenzione infatti è stata appunto la questione della costituzione o meno a parte civile in un eventuale dibattimento penale nelle aule del tribunale. Che è una scelta personale, così come lo è stata nel tempo, secondo quanto sottolineato da alcuni soci, l’accettazione o no della proposta di cessione del credito, poi rientrata, o l’interruzione dei termini di prescrizione. Ancora una volta si è manifestato da più parti un invito a ricucire la spaccatura in due anime del Carspac. Un possibile collante potrebbe essere la proposta dell’avvocato Gabriella Azzalli a chiedere unitariamente alla LegaCoop una sorta di tavolo di trattativa. Sul piatto una quantificazione economica in cambio di rinuncia in massa alla costituzione in parti lese.

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