SAN GIOVANNI AL NATISONE. Contattavano al telefono i loro clienti, concordavano un appuntamento per corsi di lingue e di informatica, proposti attraverso finanziamenti anche di oltre mille euro con una banca convenzionata. Ma quelle lezioni la scuola "Comunicando", ubicata in via Casali nella zona industriale di San Giovanni al Natisone, non le ha erogate: chiusa la sede senza lasciare recapiti. E intanto chi aveva sottoscritto il contratto – si parla di centinaia di friulani -, pur senza aver potuto seguire le lezioni, si è trovato pressato dalle richieste di pagamento della finanziaria, un istituto di credito di Torino che ha continuato a batter cassa per più di un anno. Per riscuotere i soldi del corso, infatti, l’istituto di credito non poteva rivalersi sulla scuola; anche se le lezioni non erano terminate o addirittura mai cominciate, i clienti di Comunicando dovevano quindi pagare se non volevano incorrere in more e sanzioni. Sono rimasti così invischiati in questa vicenda, che risale allo scorso anno, studenti di tutte le età, dalla pensionata desiderosa di imparare ad utilizzare il computer al ragazzo che voleva il migliorare suo inglese, ma anche gli stessi impiegati ed agenti della scuola. Ora, però, la vicenda approderà in tribunale: è stato infatti citato in giudizio, dopo le decine di denunce giunte per lo più da friulani residenti nel Distretto della sedia, il presidente della ditta. Residente a Pordenone, dovrà presentarsi in udienza a Cividale, nella sezione distaccata del Tribunale di Udine, il prossimo 21 aprile: lo ha reso noto il presidente del Codacons Fvg Vito Claut, che ha seguito legalmente alcuni studenti che sono rimasti coinvolti nella vicenda, mentre altri avevano segnalato il caso anche alla Casa del Consumatore della Federcasalinghe. Il reato di cui dovrà rispondere il presidente della Comunicando, si legge nel decreto di citazione a giudizio – in cui si elencano una ventina di persone offese ed oltre trenta testimoni – è di «ingiusto profitto per la Comunicando, che con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, con artifici e raggiri nel proporre la partecipazione a corsi di inglese ed informatica (.) prevedendo tra le condizioni contrattuali che il pagamento avvenisse in parte mediante versamento di una somma in contanti a titolo di quota di iscrizione e la restante a mezzo finanziamento concesso dalla Santander Consumer Bank, le cui rate sarebbero state pagate dal contraente solo una volta iniziato il corso, induceva in errore.».