ARGENTA. Non c’è altra via, secondo il Codacons, per riavere indietro i propri soldi finiti nelle casse della Coop Costruttori: costituirsi parte offesa nel procedimento penale contro i presunti autori del crac. Tesi ribadita ieri sera nel corso di un incontro tenuto all’hotel Astra di Ferrara, di fronte a una cinquantina fra ex dipendenti e soci del colosso cooperativo argentano. «Ieri siamo andati alla cancelleria del tribunale – ha detto Bruno Barbieri, vicepresidente nazionale del Codacons – per depositare i primi nominativi delle parti offese: oltre duecento. E i cancellieri sono sbiancati». Ma per l’associazione ciò non è ancora sufficiente: il numero è ancora piuttosto contenuto. Sarà importante raccoglierne di più per dare maggiore forza al processo. Certo sarà una corsa contro il tempo: «Abbiamo appreso in via informale che l’udienza preliminare sarà convocata tra la metà e la fine di marzo – ha ricordato Barbieri -. Sono tre mesi di tempo per preparare la documentazione per centinaia di persone, tempo sufficiente ma non certo poi molto ampio». Così i danneggiati dal crac, uno per volta, erano in fila di fronte a Barbieri per iscriversi al Codacons: quaranta euro per poter godere del servizio gratuito di patrocinio legale in occasione del processo. Successivamente ci sarà la costituzione di parte civile, per la quale è stata calcolata dal Codacons una spesa forfettaria di 186 euro per nucleo familiare. «Tenteremo di chiamare in causa anche Unipol e Lega delle cooperative, oltre ai fondi e alle assicurazioni che coprono i revisori dei conti – ha spiegato ancora Barbieri -. Le cause vinte in partenza non esistono e chi lo dice non è un buon avvocato, ma ci sono i presupposti per portare a casa i vostri soldi, o almeno una parte dei vostri soldi». Verranno indette anche altre assemblee e il Codacons in collaborazione col Carspac 2 accoglierà la costituzione delle persone offese anche il 18 dicembre (9.30-12) e il 23 dicembre (15-18) nella sala riunioni delle associazioni di via Campana 2 ad Argenta.