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Crac del gruppo Cirio, Adoc ammessa come parte civile nel processo

Esclusione per Codacons, Lega Consumatori e Movimento dei Consumatori. Ammessi come parte civile l`Adoc (rappresentata dall`avvocato Dario Piccioni), la Federconsumatori (tutelata da Alessandro Gamberini) e poi l`Adusbef e la Siti (Sindacato italiana tutela investimenti, con Alessandro Tozzi e Antonella Popolizio ad assistere un migliaio di risparmiatori). Lo hanno deciso i giudici della prima sezione penale del tribunale di Roma nel processo per il crac del gruppo Cirio dove sono imputati l`ex patron della Lazio, Sergio Cragnotti, il banchiere Cesare Geronzi, l`ex ad della Popolare di Lodi Gianpiero Fiorani assieme a un`altra trentina di persone, tra familiari dell`ex presidente del gruppo, amministratori, sindaci e manager di istituti di credito. I reati contestati a vario titolo dai pm Tiziana Cugini, Rodolfo Sabelli e Gustavo De Marinis vanno dalla bancarotta fraudolenta (documentale, patrimoniale, per distrazione e preferenziale a seconda dei casi) al concorso nella truffa di un milione e 125mila euro in relazione all`emissione di nove titoli obbligazionari dal maggio 2000 al maggio 2002, dalle false comunicazioni sociali anche in danno dei soci o dei creditori alla falsita` nelle relazioni e nelle comunicazioni delle societa` di revisione per episodi avvenuti tra il 1998 e il 2003. Dopo aver deciso l`ammissione come parti civili delle associazioni che piu` di altre mirano alla tutela del risparmio, il collegio, presieduto da Giuseppe Mezzofiore, ha ammesso anche le societa` del gruppo Cirio in amministrazione straordinaria soltanto in relazione al reato di bancarotta. Soddisfatto del provvedimento del tribunale l`avvocato Piccioni che rappresenta gli interessi di circa 800 cittadini vittime del fallimento Cirio: “Spero che i tempi del processo consentino l`affermazione delle varie responsabilita` penali e quindi il risarcimento dei risparmiatori“. Prossima udienza il 27 ottobre.

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