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CRACK FINANZIARI: SIAMO ALLE SOLITE !








Dopo gli scandali finanziari Bipop, Cirio, Parmalat, bond Argentini, appioppati dalle banche ad ignari correntisti senza le dovute informative sulla rischiosità degli investimenti che hanno ridotto sul lastrico 835.000 risparmiatori con un danno di 37,5 miliardi di euro, ispettori del FMI hanno annunciato una missione in Italia per comprenderne meglio le dinamiche, passare in rassegna il sistema finanziario e bancario italiano, individuarne le carenze e suggerirne i possibili rimedi. Ma invece di rivolgersi alle associazioni dei consumatori che hanno denunciato tali malefatte, andranno a sentire le solite oligarchie finanziarie poco aduse a rispondere ad alcuno del loro operato, come Consob, Bankitalia, banche, chiamate sul banco degli imputati nei processi penali e civili che si stanno svolgendo in tutta Italia sul doloroso capitolo del risparmio tradito.

Se la missione del FMI vuole avere una minima parvenza di credibilità, gli ispettori del Fondo, oltre ad ascoltare le versioni interessate dei soggetti che hanno prodotto direttamente o contribuito con gli omessi controlli tali crack, minando irrimediabilmente la fiducia dei risparmiatori che si tengono giustamente alla larga dagli investimenti e la credibilità dell’Italia sui mercati internazionali, facciano in modo di prendere appuntamenti con le associazioni dell’Intesa dei consumatori e con risparmiatori gabbati, per comprenderne genesi e dinamiche ed evitare che si possano ripetere.

In caso contrario gli ispettori del FMI sentiranno versioni parziali ed interessate, che anche saranno utili a stilare rapporti e pezze giustificative della missione,ma sicuramente inutili ai fini della conoscenza, perché prive di quella obiettività che il ruolo di una istituzione come il FMI imporrebbe.







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