Per il Codacons è giusto l’appello del Presidente della Repubblica di "non alimentare allarmismi", ma per farlo, come dice Napolitano stesso, occorre che l’informazione rappresenti la verità, non una falsa situazione idilliaca in cui l’Italia risulta indenne da qualunque rischio come se vivessimo in un altro mondo, perché, come dice il Capo dello Stato, è una situazione "pesante, che presenta rischi per tutti, anche per l’Italia".
"Solo una corretta e trasparente informazione può tranquillizzare i risparmiatori. Inoltre delle rassicurazioni dei governanti che per decenni hanno assistito allo scempio delle banche di affari e non hanno mosso un dito per eliminare i manager protesi solo a guadagnare per sé o ad investire pericolosamente per aumentare utili di pasta frolla, non ci fidiamo" ha dichiarato il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi.
L’associazione non vuole accodarsi al coro unanime che grida ai risparmiatori italiani che non c’è nessun problema e che non rischiano nulla. Perché il risparmiatore non venga colto dal panico occorre che le informazioni siano date in modo corretto.
Sulla quasi totalità dei mass media, televisione in primis, ad esempio, si è sentito dire da "esperti", a cominciare dal presidente dell’ABI presente a "Porta a porta", che tutti i conti correnti sono tutelati per 103.291,38 euro. Falso! Per il Codacons, lo precisiamo, nessun correntista corre rischi, ma si deve sapere che alcune banche europee, pur se operanti in Italia, possono aderire al fondo del Paese d’origine e non al Fondo interbancario di tutela dei depositi italiano. In tal caso la tutela poteva scendere fino a 20.000 euro (ora diventati 50.000 dopo la decisione Ecofin). Perché nessuno lo dice?
Per quanto riguarda gli investimenti il Codacons invita i risparmiatori, senza panico, a recarsi in banca e ad accertare cosa hanno in portafoglio, ossia quali titoli hanno acquistato, anche indirettamente (per es. attraverso fondi in cui hanno aderito). Ricordiamo, ad esempio, che ci sono 40.000 risparmiatori che hanno investito, spesso senza nemmeno saperlo, in Lehman Brothers. Si tratta di obbligazioni strutturate, polizze assicurative tipo index e linked. In tal caso i consumatori potrebbero convertire gli investimenti in forme non rischiose (titoli di stato, obbligazioni plain vanilla, etc.) ma ciò potrebbe comportare una perdita rispetto all’investimento originario. Pertanto, è opportuno valutare l’azione legale nei confronti degli intermediari che hanno venduto prodotti speculativi senza segnalare il rischio. I consumatori con basso profilo di rischio non dovrebbero mai aderire a prodotti strutturati, troppo complicati. Se lo hanno fatto devono assolutamente recarsi in banca, farsi rilasciare i contratti dalle banche e dagli intermediari finanziari, e poi contattare il Codacons al nuovo numero appositamente attivato per queste consulenze: 178.440.23.58, in funzione dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 16.