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CRISI FIAT: HA RAGIONE FAZIO!



Interrogato oggi,a margine di un convegno sull’etica (Bankitalia avrebbe proprio bisogno di riscoprirla !), sui motivi che hanno portato la casa torinese a questo punto di crisi, il Governatore ha risposto che il “dramma“ Fiat esiste e potrebbe essere stato causato da una “contabilità carente“. “Forse – dice Fazio – nasce anche da un uso di aiuti pubblici, di distorsioni di creazione di attività non completamente economiche. Forse anche da una contabilità carente. Per molto tempo non ci si era accorti che queste cose generavano perdite?.
Ma dove era la Banca d’Italia quando,derogando a corretti principi di vigilanza nei confronti di una sola azienda,il sistema bancario italiano concedeva alla Fiat crediti pari ai due terzi dell’intera esposizione, che nel maggio scorso aveva un indebitamento lordo pari a 64.000 miliardi di vecchie lire, circa 33 miliardi di euro ?
La lenta agonia della Fiat,che dopo aver ricevuto aiuti di Stato pari a 11 mila miliardi di vecchie lire negli ultimi 10 anni,5 mesi fa a maggio 2002, a fronte di una capitalizzazione di 6.000 miliardi di euro,ne aveva 64.000 mila di debiti lordi (per 1 euro di capitale, la Fiat ne aveva oltre 10 di debiti),era ben conosciuta dal top management,dalle banche e dalla Banca d’Italia che si sperticavano tutti in abbondanti dosi di ottimismo
La Fiat nell’ottobre del 2000 quotava 28,9 euro ad azione,1 anno dopo (ottobre 2001), il titolo scendeva a 20,209 euro, per arrivare a 12,307 euro nel luglio del 2002 ed a circa 8 euro ad azione negli ultimi giorni: in due anni, il titolo Fiat ha subito un tracollo di 20 euro ad azione ed ha massacrato i risparmi dei piccoli investitori, anche azionisti dipendenti,che sono stati indotti ad abbandonare il reddito fisso,come i sicuri Bot e CCT per le azioni.
Adusbef,Codacons,Federconsumatori (facenti parte dell’Intesa dei Consumatori) sollecitano una azione urgente per difendere, con i posti di lavoro, i redditi e quindi i consumi,a patto che non paghino,come sempre i lavoratori ed i cittadini, ma comincino a rispondere le banche,che hanno concesso crediti allegri; il management della Fiat,che ben conosceva la situazione e non ha fatto nulla per prevenirla; le distratte ? come sempre-autorità vigilanti,che non si sono accorte di un crack annunciato !






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