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CRISI MUTUI:SPREAD BTP-BUND,E’ RECORD SOPRA PUNTO PIENO

Un punto pieno. E’ arrivato a livelli
record il differenziale fra il rendimento offerto dai Btp
italiani a scadenza decennale e i Bund tedeschi, che fanno da
benchmark europeo e – grazie al rating di ‘tripla A’ della
Germania – vengono preferiti dagli investitori in periodi di
instabilità finanziaria come quello attuale.
   Il premio di rendimento del Btp agosto 2018 sul Bund luglio
2018 si è allargato fino a 102 punti base, e in chiusura il
titolo italiano rende il 4,76% a fronte del 3,76% del decennale
tedesco. Uno ‘spread’ mai visto dalla nascita dell’euro. E che
testimonia che nonostante le misure di salvataggio al sistema
finanziario – che stanno allentando le tensioni, come testimonia
anche oggi la discesa dei tassi interbancari – gli investitori
continuano ad essere molto preoccupati. E in questo clima di
fuga dal rischio, tutti scappano verso i titoli più solidi.
   "C’é una fuga dal rischio verso i titoli emessi da paesi
con rating di ‘tripla A’ e più liquidi: inevitabile che il Bund
sia favorito rispetto al Btp italiano", spiega Brian Coulton,
responsabile per i rating sovrani di Europa, Medio oriente e
Africa di Fitch Ratings. "Inoltre – continua Coulton – il
risanamento fiscale della Germania ha superato le attese, mentre
il piano triennale dell’Italia, pur essendo una buona notizia in
sé, dovrà essere messo in pratica". Concorda Andrea Savio,
analista tecnico di Banca Sella: "L’Italia paga un
rischio-paese che viene un po’ sottovalutato ma esiste nei
prezzi". C’entra anche il timore per le banche italiane, oggi
in caduta libera a Piazza Affari, e le misure che il governo
potrebbe dover approntare? "Bisognerà vedere – spiega Savio –
se l’Italia dovrà intervenire e a quali costi, si è parlato di
20 miliardi di euro per andare incontro al sistema bancario
italiano". Di certo – spiega un trader che preferisce non
essere citato – lo spread Btp-Bund potrebbe salire
ulteriormente, e un peso ce l’ha anche la preoccupazione del
mercato per la capacità dei paesi di Eurolandia di collaborare
per mettere a punto misure davvero efficaci contro la crisi del
credito.
   Intanto, sui mercati dei depositi a brevissimo termine dove
le banche si scambiano liquidità, continua la discesa dei
tassi, segno che le fortissime iniezioni di liquidità delle
banche centrali sta funzionando. Oggi la Bce ha prestato alle
banche 325,1 miliardi di euro in asta, l’ammontare più alto
dallo scorso dicembre, e domani l’Eurotower offrirà liquidità
illimitata in un’asta a tre mesi. Il tasso Euribor a tre mesi,
quello che le banche si applicano fra loro per i prestiti
trimestrali, anche oggi è sceso (-5 punti base) raggiungendo il
4,86%, ai minimi dallo scorso 29 maggio. Anche l’Euribor a un
mese, che con il 3 mesi funge da parametro per le fluttuazioni
delle rate dei mutui, si è allentato ulteriormente di 5 punti
base al 4,53%, secondo la European Banking Federation. Giù
anche il Libor trimestrale sul dollaro, quello calcolato a
Londra dalla British Bankers’ Association, oggi al 3,47% (-4
punti base) in calo per la dodicesima seduta consecutiva. Per il
Codacons, però, "i tassi stanno scendendo troppo poco e troppo
lentamente. C’é spazio, infatti, perché si raggiungano i
livelli minimi del 2008 e che, quindi, l’Euribor scenda ancora,
mediamente, di 0,6 punti percentuali".
 

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