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D.D.L. RISPARMIO: LA POSIZIONE DI INTESA CONSUMATORI

Il testo unificato del disegno di legge predisposto dai relatori Gianfranco Conti (Fi) e Sergio Gambini (Ds) sulla tutela del risparmio, non dovrà prescindere da due importanti pilastri richiesti in tutte le salse da Intesaconsumatori: il mandato a termine del governatore della Banca d’Italia che non può durare a vita come il Papa; l’attribuzione delle funzioni antitrust sulle banche all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Le proposte di nomina di un organismo collegiale (il governatore più quattro membri) da parte di una commissione parlamentare bilaterale su proposta del Presidente del Consiglio con maggioranza dei due terzi e la durata del mandato di 8 anni o l’invarianza delle modalità di nomina del governatore che demanda allo statuto della Banca il termine di durata dell`incarico, senza recepire il principio del mandato a termine, rischiano di non affrontare il tema alla radice qualora non si preveda di trasferire le competenze sulla concorrenza dalla Banca d’Italia all’Antitrust.

Intesaconsumatori, che chiede inoltre di assegnare ad una fondazione ad hoc il controllo della Banca d’Italia, oggi in mano agli istituti di credito, generando un vero e proprio incesto tra controllore e controllato che ha provocato i crack finanziari addossati ai risparmiatori, proprio a causa di tali conflitti di interessi, vigilerà per evitare che maggioranza ed opposizione possano arrivare ad un compromesso al ribasso, applicando la ?morale gattopardesca? perché tutto cambi per restare come prima, sulla pelle dei consumatori.





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