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Dal Molin, un mese con il fiato sospeso




Caso Dal Molin, il Consiglio di Stato si esprimerà il prossimo 29 luglio. Il verdetto era atteso per la giornata di ieri ma, dopo quarantacinque minuti di riunione, il massimo organo di giustizia amministrativa ha deciso di rinviare la discussione a fine mese.Un mese con fiato sospeso, sia per chi la base la vuole sia per chi non ne vuole sapere, per capire se il Consiglio di Stato accoglierà il ricorso presentato in tempi record dal governo ribaltando così l`ordinanza di sospensiva del tribunale amministrativo regionale o se confermerà quanto deliberato dai giudici veneziani.

Intanto il Codacons ieri ha reso noto il contenuto di una lettera che sarebbe stata scritta dal commissartio governativo Costa all`ex ministro dell`Interno Parisi: «È giunto il momento – si legge tra l`altro – di prendere decisioni definitive circa il progetto di ampliamento dell`insediamento militare americano all`aeroporto Dal Molin di Vicenza. Sono decisioni che si possono prendere oggi per imprimere una inerzia positiva alla realizzazione del progetto ed eliminare alla radice le componenti locali del dissenso». Per il Codacons si sarebbe trattato «di un piano finalizzato ad abbattere le opposizioni locali e pacifiste e ingannare la popolazione vicentina».

Si muove anche Silvano Giometto, padre fondatore di No privilegi politici e assurto tra i leader cittadini del Sì Dal Molin, che ha inviato una lettera ai senatori americani Mc Cain e Obama, in corsa per la poltrona di presidente degli Stati Uniti: «Vicenza – scrive Giometto – la base militare Usa la vuole».



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