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Dati Istat: impennata del costo della pasta (+22,4%) e del gasolio (+31,2%)

Era dal luglio 1996 che il costo della vita in Italia non si spingeva così in alto: l`inflazione a giugno è schizzata al 3,8% su base annua contro il 3,6% di maggio (0,4% l`aumento su base mensile). L`allarme arriva dalle stime preliminari dell`Istat che segnala che sono soprattutto i beni alimentari e i carburanti a spingere il carovita ai massimi livelli degli ultimi 12 anni: la pasta ha registrato un balzo del +22,4% e il gasolio del 31,2%. Ma l`emergenza riguarda tutta Europa dove i prezzi al consumo hanno segnato a giugno un nuovo record del +4%. Pasta e gasolio alle stelle. Sono ancora alimentari e carburanti le voci che fanno accelerare l`inflazione a giugno. In base ai dati forniti dall`Istat, i prodotti alimentari e le bevande analcoliche sono cresciuti del 6,1%, con un forte incremento soprattutto per la pasta i cui prezzi sono saliti in un anno del 22,4% (dal 20,7% di maggio). Il pane registra invece un leggero rallentamento (+13% dal 13,3% di maggio). Stabile il latte (+11,1%), mentre continuano in accelerazione frutta (+7,6%), ortaggi (+3,2%) e carni (+4,1%), in particolare quella bovina (+5%), mentre il pollame è stabile al +5,1%. In forte tensione anche il comparto energetico, dove si registra un aumento dei prezzi del 14,8% tendenziale (dal 13,1% di maggio) e del 2,8% su base mensile. L`aumento congiunturale è dovuto soprattutto ai carburanti, con il diesel che cresce del +5,5% in un mese (+31,2% in un anno) e la benzina del +4,7% da maggio e del 12,6% da giugno 2007. Stangata da 1500-1800 euro La corsa dell`inflazione si tradurrà alla fine dell`anno in una stangata tra i 1.500 e i 1.800 euro a famiglia e in un crollo dei consumi. L`allarme viene lanciato da consumatori, associazioni agricole, commercianti e sindacati. “Gli aumenti record dei prezzi degli alimentari avranno ripercussioni fortissime sui consumi delle famiglie, che rischiano a fine anno di registrare una drastica riduzione fino al 5% – avverte il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – I rincari di questo passo determineranno a fine 2008 una maxi-stangata pari a circa 1.500 euro a famiglia“. Adusbef e Federconsumatori arrivano poi a prevedere un aggravio di oltre 1.800 euro: solo per il settore energetico, secondo le stime delle due associazioni, gli aumenti ammonteranno a 734 euro per costi diretti (luce, gas, riscaldamento e carburanti) e 546 euro per costi indiretti, per un totale di 1.280 euro. Volano i prezzi alla produzione La tendenza al rialzo dei prezzi viene confermata anche dall`andamento di quelli alla produzione. A maggio, comunica l`Istat, sono cresciuti dell`1,5% rispetto ad aprile e del 7,5% su base tendenziale: non accadeva dal gennaio 2003. E anche in questo caso il rincaro è trascinato dai costi del petrolio. Confindustria Molto preoccupata la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, la quale teme due cose: da una parte che si possa rinnestare la rincorsa tra prezzi e salari, dall`altra che la Bce, di fronte ad un`inflazione che in tutta Europa sta avanzando, decida un aumento dei tassi di interesse. Decisione che deprimerebbe ulteriormente un`economia già ferma. Marcegaglia ha anche annunciato di voler incontrare l`Istat per verificare se ci sia un paniere “che può accontentare tutti, imprese e lavoratori“. Sindacati sul piede di guerra L`obiettivo di un`inflazione programmata all`1,7 per cento appare sempre più inadeguato ai sindacati che chiedono al governo un intervento forte e autorevole per tenere sotto controllo prezzi e tariffe. L`inflazione programmata viene giudicata da sindacati e opposizione un taglieggiamento dei salari. Per la Cgil “le previsioni e i contenuti della manovra finanziaria del governo sono sbagliati e vanno radicalmente cambiati“. Cesare Damiano, ex ministro del lavoro, chiede al governo “di innalzare il tasso di inflazione programmata visto che il tasso programmato costituirà la base di riferimento per i contratti del pubblico impiego e fungerà da deterrente per quelli privati, ma un conto è raffreddare l`inflazione, un altro è più che dimezzare l`adeguamento delle retribuzioni e delle pensioni all`andamento dell`inflazione reale“. Anche Beppe Fioroni, responsabile dell`area organizzazione del Pd, esorta il governo “a riflettere sull`agenda delle priorità e a riportare in primo piano l`emergenza economica che sta dissanguando le famiglie perchè a tutti è richiesto un surplus di responsabilità: si urli di meno, si lavori di più“. Vacanze salate L`Isae fa sapere che difficilmente nei mesi estivi si assisterà a un rallentamento della dinamica dei prezzi, intanto per gli italiani che si apprestano ad andare in vacanza si profila un`estate costosissima. Lo evidenzia ancora l`Istat sulla base dei dati previsionali dei prezzi al consumo a giugno. In particolare, i prezzi degli stabilimenti balneari dovrebbero aumentare, rispetto a un anno fa, del 9%, mentre il costo di un campeggio salirà del 6,2%. In netta crescita anche i costi per i trasporti: prendere l`aereo costerà in media il 13,4% in più rispetto al 2007 mentre per i trasporti marittimi l`aumento stimato è del 9,3%.

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