In una lettera inviata oggi al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’economia Padoa Schioppa il Codacons solleva una questione verificatasi in questi giorni nei palazzi di giustizia, a seguito del varo del Decreto Bersani sulla competitività.
?Erroneamente ? si legge nella lettera del Codacons – gli uffici ricezione ricorsi del giudice amministrativo pretendono il pagamento del contribuito unificato nella misura di 750 euro anche quando un unico ricorso contiene istanze cautelari o altre. E’ evidente, invece, che il D.L. Bersani prevede il pagamento di 250 euro per le istanze cautelari quando costituiscono autonomo ricorso sia pure limitato alla fase cautelare.
Viceversa quando l’istanza cautelare è inclusa nel ricorso principale l’imposta dovuta è di 500 euro complessive.
E’ evidente che il costo delle spese di giustizia deve esser legato alle attività del giudice e delle cancellerie e non certo al numero e qualità delle istanze contenute nell’atto introduttivo o formulate nel corso del processo.
Diversamente l’imposta sarebbe non per spese del processo ma correlata alla quantità di giustizia che si richiede e quindi assolutamente incostituzionale?.
Il Codacons ha quindi chiesto al Ministro Padoa Schioppa di porre rimedio a tale situazione dando istruzioni corrette agli uffici giudiziari onde evitare disagi agli utenti della giustizia.