L`ennesimo provvedimento tampone è improvvisato sottoforma di sanatoria fiscale per salvare gli stipendi e gli ingaggi miliardari di calciatori e manager. E’ uno schiaffo ai contribuenti onesti, soprattutto lavoratori dipendenti e pensionati che non hanno alcuna possibilità di aggirare il fisco, ma anche l`ulteriore riprova di norme urgenti ed estemporanee ideate a tutela di intollerabili privilegi.
Intesaconsumatori, nell`auspicare un dibattito in Parlamento che rispecchi la volontà dei cittadini che si aspettano una riforma complessiva del calcio che non sia subordinata agli interessi di parte e che garantisca la sopravvivenza e l`imparzialità per tutti i clubs, boccia il paventato regalo del governo alle società di calcio, che non risolve il problema di costi esagerati alla radice, ma lo rinvia sine-die data la gravissima crisi finanziaria che attanaglia un mondo che continua a vivere al di sopra delle sue possibilità.
Se vi sono responsabilità penali, esse devono emergere con urgenza, essendo intollerabile che oltre al danno, i contribuenti onesti in regola con il fisco spesso oggetto di ondate di “cartelle pazze“, debbano subire la beffa di un decreto che tampona l`ennesima illegalità a danno degli “onesti“, ossia la stragrande maggioranza dei cittadini.