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DENUNCIA DEL CODACONS NEI CONFRONTI DEI GOVERNI ITALIANI

Il Codacon, dopo aver presentato una denuncia al Tribunale dei Ministri nel mese di novembre, presenta oggi un ulteriore esposto denuncia penale alla Procura di Roma affinché indaghi sulle possibili omissioni da parte dei governi italiani che negli ultimi dieci anni si sono succeduti. I consumatori si rivolgono con rabbia ai centralini del Codacons chiedendo se è possibile che possa succedere una cosa così grave, che chiunque di noi possa svegliarsi tra anni affetto da un morbo contratto non per colpa propria. I reati di epidemia (art. 438 c.p.) avvelenamento di acque e sostanze alimentari (art. 439 c.p.) adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari (art. 440 c.p.) sono quelli su cui la Procura di Roma dovrà indagare. Intanto continua lo stillicidio di dichiarazioni da parte di Ministri e Funzionari pubblici che riempiono i giornali non curanti del timore crescente da parte di cittadini italiani. In una intervista alla TV Rete News l’On. Fumagalli ha invitato gli italiani a non essere allarmisti, a fidarsi del proprio macellaio e a mangiare tranquillamente la carne, anzi ad approfittare dell’attuale basso prezzo per farne incetta da tenere in frigorifero. Questa è la persona che dovrebbe coordinare e dirigere gli atti per difendere la salute degli italiani. Il ministro Veronesi intanto con candore continua ad oscillare come un pendolo, dicendo un giorno che la carne italiana non è mai stata cosi sicura, e l’altro che bisogna proibire la bistecca fiorentina, anzi no, ?aspettiamo cosa dice la comunità europea?; un giorno afferma che il sistema di vigilanza sanitaria italiana è il migliore del mondo e quindi gli italiani possono mangiare la carne tranquillamente e l’altro ammonisce che potremmo essere alla vigilia di una gigantesca epidemia e che comunque per controllare la malattia bovina ci vorranno almeno due anni. Così il Prof. ?Pendolo? dopo aver affossato l’unica cosa seria della riforma sanitaria Bindi, l’incompatibilità dei medici ospedalieri universitari a lavorare in strutture private, ora con il suo comportamento oscillante crea confusione tra la gente, preludio al panico. Il ministro Pecoraio Scanio nella sua frenetica attività televisiva solleva inutili polveroni, criticati anche dallo stesso ministro Amato, su documenti obsoleti forse per far dimenticare le sue parole contraddittorie sul problema della sicurezza del latte e le responsabilità anche recenti del suo ministero nel non aver controllato la diffusione dei mangimi bovini. Se il governo ufficialmente non smentisce le dichiarazioni della Fumagalli e non censura il comportamento dei ministri della Sanità e dell’Agricoltura questo significa che il governo ha scelto, sotto la pressione delle potenti lobbies dell’industria alimentare, di privilegiare gli interessi di categoria a scapito della sicurezza della salute degli italiani. Tutto questo avviene in Italia quando è stato scoperto il secondo caso di ?mucca pazza?. Ed emergono frattanto le gravi inadempienze, già denunciate dal CODACONS due mesi fa, delle autorità italiane politiche, ministeriali e dello stesso Istituto Superiore di Sanità nel modo con cui è stato gestito in questi ultimi anni il problema della malattia bovina. Avvertimenti comunitari ignorati, leggi e divieti non applicati sulle parti pericolose della carne bovina e sui mangimi; superficialità professionali, sicumera e forse, connivenza emergono dai comportamenti dei funzionari del Dipartimento Alimenti e Nutrizione del ministero della Sanità. Oggi in Italia si comincia a vuotare il sacco degli errori e delle violazioni in tema di ?mucca pazza?. Ed emerge il quadro di un sistema sanitario di vigilanza completamente sgangherato ben diverso da quello di cui i ministri della Sanità e dell’Agricoltura hanno detto agli italiani di dover essere fieri. Per analoghe superficialità e approssimazioni i ministri della Sanità e dell’Agricoltura di altri paesi (Germania, Francia, Inghilterra) si sono dovuti dimettere.

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