Una strana pubblicità compare sulle pagine di alcuni quotidiani e riviste. E’ quella della ditta di abbigliamento ASPESI che, per pubblicizzare i propri prodotti, utilizza un’immagine decisamente forte.
Compare infatti la figura di una donna nuda, a ¾ di schiena, il cui corpo è sezionato in parti anatomiche, ognuna delle quali contrassegnata con il termine inglese che la descrive. Allo stesso modo dei cartelloni che troviamo in macelleria, nei quali i bovini vengono sezionati e ogni parte contrassegnata con un nome per facilitare le scelte del consumatore.
Quindi donne come vacche? Parrebbe di si a vedere questa pubblicità.
Il Codacons ritiene la pubblicità in questione offensiva della dignità delle donne e più in generale della dignità umana, poiché paragona il corpo di una donna a quello di un animale destinato al macello.
Per questo l’associazione presenta un esposto all’Antitrust, al Gran Giurì di autodisciplina pubblicitaria e al Ministro per le Pari opportunità, affinchè valutino se intervenire sul caso sollevato dal Codacons, adottando provvedimenti contro tale pubblicità e sanzionando eventuali responsabili.