Site icon Codacons Lombardia

DIETETICI: BASTA CON LE PUBBLICITA` INGANNEVOLI









La dieta, da non confondersi con i consigli nutrizionali per una sana alimentazione destinati alla generalità degli italiani, è un atto medico e non una libera proposta, perché comporta modifiche dell`assetto fisio-patologico ed implica una valutazione dello stato di salute o di malattia del paziente. Gli operatori sanitari abilitati dalla legge italiana alla redazione e realizzazione di diete sono invece anche i biologi, i farmacisti, C.T.F. e diplomati in dietetica. Queste figure professionali hanno sicuramente delle specifiche competenze in campo nutrizionale che possono coordinarsi in una equipe multidisciplinare. Ma il tutto deve avvenire sempre e solo sulla base di una prescrizione medica. Solo un medico, infatti, è in grado di fare le indispensabili valutazioni cliniche che consentano un piano nutrizionale adeguato. L`evento prescrittivo deve essere considerato equivalente ad una ricettazione. La redazione di una dietoterapia può anche essere fatta da altri, ma è indispensabile che qualcuno, con la propria firma, si assuma la responsabilità finale nei confronti del paziente. Questo qualcuno non può che essere un medico. Altrimenti, se viene prescritta una dieta personalizzata, senza una valutazione clinica, c`è un abuso di professione medica.

Il Codacons appoggia, quindi, l`iniziativa dell`Ansisa (Associazione Nazionale Specialisti in Scienza dell`Alimentazione) e chiede al Ministro Sirchia un intervento legislativo che regolamenti diversamente la materia.
Ma se è scorretto che le diete siano prescritte da farmacisti, che possiamo dire delle pubblicità fai da te, dei prodotti bruciagrassi, del ricorso alle diete drastiche sbilanciate e di quanti, lucrando sulla salute del cittadino, promettono effetti miracolosi? E` noto che nessuna dieta, seppur corretta e personalizzata, porta a risultati se il paziente non viene costantemente seguito, per la semplice ragione che non ci sarà nessun reale e duraturo cambiamento dello stile di vita e del comportamento alimentare. Anzi, queste diete magiche da 7 chili in 7 giorni, accentuano il diffondersi dell`obesità e dei disturbi del comportamento alimentare. Sono noti, ad esempio, gli effetti del saliscendi del peso, la “sindrome yo yo“, per cui si perde massa muscolare e si aumenta la massa grassa. E` un problema serio. L`obesità è la seconda causa di morte dopo il fumo. Secondo dati Ansisa, in Italia il 34% degli adulti (16,8 milioni) sono in sovrappeso ed il 10% degli adulti (5,6 milioni) è obeso. Negli ultimi 10 anni l`obesità è aumentata del 50%. I costi diretti legati all`obesità sono stimabili in 23 milioni di euro l`anno. Per questa ragione il Codacons chiede che tutti i prodotti cosiddetti “dietetici“ siano equiparati ai farmaci da banco e che la loro pubblicità debba mettere in guardia contro i possibili effetti dannosi o contro il loro uso improprio. Ad esempio, consideriamo le classiche barrette sostitutive del pasto. Un prodotto molto pratico e di larga diffusione. Eppure nasconde delle insidie. Si tratta di un prodotto che sostituisce un pasto. Non si deve, quindi, credere che abbia chissà quali effetti miracolistici. Ha il vantaggio di fornire i nutrienti in quantità bilanciata. Ma in tal senso ha effetti dimagranti solo per chi aveva un disordine alimentare. Se poi la sera, per compensare il vuoto di stomaco, ci si abbuffa, ecco che gli effetti della barretta possono essere più negativi che positivi. Ritorniamo, allora, al punto di partenza. Tutto dipende da una valutazione complessiva che consideri il nostro personale fabbisogno calorico. Nelle pubblicità di tutti questi prodotti dovrebbero essere obbligatorie alcune indicazioni. Il Codacons chiede al Ministro Sirchia di emanare un decreto che imponga diciture come: “se si hanno problemi di salute o si persegue una perdita di peso è necessario consultare il medico“ e poi “il prodotto deve essere assunto per un periodo limitato di tempo“.

Exit mobile version