E’ stato eletto oggi il difensore civico di Roma, ma un ricorso del Codacons potrebbe rimettere tutto in discussione.
L’associazione infatti, che assieme all’Intesa dei consumatori si era rivolta al Tar del Lazio sulla nomina del difensore civico, ha deciso di presentare un nuovo ricorso, per fare chiarezza sulla raccolta delle firme per Marotta, neo-difensore civico della capitale. Al centro della vicenda il mistero dei pubblici ufficiali che dovrebbero certificare le firme raccolte. A testimoniarlo uno dei militanti del Codacons, che nel mese di dicembre scorso ha effettuato controlli civetta presso le sedi adibite alla raccolta firme dei candidati, e proprio nella sede di raccolta firme per Marotta è successo quanto segue.
Leggiamo uno stralcio delle sue dichiarazioni.
?Entrato nell’ufficio noto una segretaria e un uomo che lavorava a una scrivania adiacente. La donna, alla quale chiedo informazioni per deporre la mia firma per sostenere la candidatura, mi porge un registro, chiedendomi un documento d’identità. Rispondo che non ne ero provvisto, avendo dimenticato il portafogli. Mi dice che non c’è problema e mi fa apporre la firma sullo spazio a ciò adibito. Mentre sto per andarmene rivolgo una domanda alla signorina, chiedendo come mai non ci fosse un notaio o un cancelliere che certificasse la firma da me rilasciata. Mi risponde che nei primi giorni il notaio era presente, ma poi le firme erano state raccolte senza l’ausilio di alcun pubblico ufficiale. Faccio finta di capire e me ne vado.?
Siamo sicuri quindi che la vicenda avrà il suo strascico legale e finirà in Procura, proprio per i vizi nella raccolta delle firme.
?E’ gravissimo che i due difensori civici siano stati nominati con il criterio della spartizione politica ? afferma l’Avv. Carlo Rienzi, Presidente Codacons – Tale meccanismo, infatti, fa venire meno l’imparzialità assoluta del difensore civico, che dovrebbe essere la prerogativa fondamentale di questo istituto nato a tutela dei cittadini?.
Ma il Codacons ritiene viziata la nomina del difensore civico anche per un altro motivo. ?In base al regolamento comunale del difensore civico ? prosegue Rienzi ? la nomina di Marotta è incompatibile con la carica appena assunta, perché non può essere nominato chi amministra una società legata al Comune di Roma (vedi Auditorium). Pur non avendo nulla da obiettare sulla nomina del vice difensore Italo Mannucci, che è stato tra i più brillanti attivisti del Codacons, non possiamo tollerare questa ?pastetta? del centro-sinistra, e riteniamo che la nomina del difensore civico debba essere annullata?- conclude l’Avv. Rienzi.