Site icon Codacons Lombardia

DISASTRO DI MALPENSA: ?UN GRANDE POLVERONE PIENO DI CONFUSIONE?

Sulla vicenda di Malpensa si scagliano a dozzine come avvoltoi per farne una questione politica e attaccare o appoggiare l’attuale dirigenza. Il Codacons è disinteressato a questa baraonda e interpretando i milioni di cittadini esposti a disservizi simili precisa quanto segue: 1) le dimissioni di fossa, o meglio le finte dimissioni non serviranno a risarcire gli utenti né lo stato. L’amministratore della SEA, quindi, deve essere chiamato a rispondere patrimonialmente di eventuali carenze e responsabilità con la specificazione di responsabilità prevista dal codice civile nei confronti degli amministratori delle società per azioni. Nel contempo la SEA, o chi è stato responsabile del disastro di Malpensa deve risarcire, senza necessità di causa, tutti gli utenti che dimostreranno di avere atteso più di 1 ora la partenza del proprio aereo il giorno di Natale a Malpensa. 2) se ciò non avverrà ciascuno passeggero con il solo biglietto può rivolgersi, anche senza avvocato, al Giudice di pace, della città di residenza per chiedere il risarcimento del danno secondo ?equità? indicando tutti i disagi subiti, ivi compresi eventuali mancata partecipazione a cena di natale, ad incontri con parenti ed amici, ad incontri di affari ecc. ecc. 3) Non c’è bisogno di quantificare il danno poiché esso sarò liquidato di ufficio dal Giudice. 4) il passeggero deve citare davanti al Giudice esclusivamente il vettore aereo che ha emesso il biglietto. Sarà poi il vettore a chiamare in giudizio eventuali altri responsabili, compresa la Sea. 5) il passeggero non deve dimostrare nulla se non la mancata o ritardata partenza. Compete al vettore dare la prova davanti al giudice di eventuali cause di forza maggiore che abbiano reso impossibile il trasporto del passeggero. 6) chi vuole può rivolgersi alle sedi dell’associazione Codacons sparse in tutta Italia che assisteranno i passeggeri iscritti all’associazione gratuitamente.

Exit mobile version