Finalmente l`Antitrust ha deciso di aprire un`inchiesta sul costo dei bancomat, ma non basta. Le banche italiane, infatti, sono le più care d`Europa per tutti i servizi che offrono, dal costo della chiusura del conto alle spese unitarie per operazione, dall`invio dell`estratto conto alle modalità di calcolo dei giorni lavorativi di valuta.
Non si può dire che il Governo Berlusconi abbia contribuito ad abbassare questi costi. Ricordiamo, infatti, che nel 2005 ha aumentato l`imposta di bollo sull`estratto conto per la carta di credito, passata da 1,29 a 1,81 (+40%), e l`imposta di bollo annuale su estratto conto bancario e deposito titoli, passata da 25,56 euro a 34,20 (+33,8%).
Vale la pena ricordare che le banche troppo care ed i loro costi esorbitanti non solo gravano sulle tasche dei consumatori ma riducono anche la competitività delle nostre imprese, che si ritrovano costi fissi maggiori rispetto ai loro concorrenti europei. Per questo il Codacons chiede al prossimo Governo, qualunque esso sia, di intervenire con decisione a favore di una maggiore concorrenza delle nostre banche, contribuendo ad abbattere i loro costi e a tutelare maggiormente i consumatori dalle prepotenze degli istituti di credito.
Ecco le principali richieste del Codacons:
· Abolizione di tutto il Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, che non fa altro che sancire i privilegi delle banche invece che garantire i diritti dei consumatori. In particolare abolizione immediata dell`art. 118 che consente alle banche di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali senza dover rendere conto al cliente.
· Eliminare per legge le spese per la chiusura dei conti correnti, una tangente che il correntista deve pagare per potersene andare. Una cifra che si aggira sui 100 euro. Solo eliminando questo balzello si può consentire un effettivo cambio della banca e un aumento della concorrenza.
· Portabilità del numero del conto corrente.
· Responsabilità oggettiva della banca sia in caso di truffe che di uso fraudolento da parte di terzi. In pratica in caso di truffe via internet, furto o clonazione del bancomat, manomissione degli sportelli è la banca che ne deve rispondere, dando una copertura totale. Basta con la responsabilità del cliente fino all`avvenuta notifica del furto o fino al massimale di 150 euro (raccomandazione 489/97 CE, del 30 luglio 1997), peraltro accettato da poche banche.
· Ombudsman effettivamente terzo con parità di rappresentanza tra banche e consumatori.
· Multe salatissime alle banche che non consegnano per iscritto ai loro clienti i modelli che consentono al consumatore di confrontare le diverse offerte (Esis, Taeg, Isc?).