La fine delle vacanze è un momento critico sotto molti punti di vista: dallo stress da rientro all’instabilità di umore legata all’avvicinarsi dell’autunno, alla necessità di riprendere il ritmo delle consuete giornate di lavoro. I tempi sono duri anche per l’armonia di coppia: per qualcuno infatti l’idillio estivo deve "entrare a regime" con il tran tran vita quotidiana, altri menage invece si trovano alle corde dopo la prova di convivenza 24 ore su 24 vissuta in vacanza. Insomma, al ritorno dalle ferie sono tante le coppie che vanno in crisi fino a … scoppiare. Lo rivela un sondaggio condotto da Codacons su un campione di circa 600 coppie sparse su tutto il territori nazionale, che ha coinvolto soggetti di età tra i 20 e i 60 anni, con lo scopo di verificare quante relazioni finiscano al ritorno dalle ferie, e quante invece riscontrino problemi durante il periodo delle vacanze. Il risultato è stato sorprendente: circa una coppia su cinque tra quelle interpellate ha ammesso di essere "scoppiata" al ritorno dalle vacanze appena concluse: in altre parole il 20% ha interrotto, almeno momentaneamente, il rapporto sentimentale a causa delle incomprensioni e dei litigi che hanno caratterizzato la villeggiatura. Ma anche chi ha deciso di "tener duro", non ha proprio vita facile: dal campione preso in esame, è emerso che circa la metà delle coppie ha litigato di più e ha vissuto più discussioni e incomprensioni durante i giorni trascorsi in vacanza rispetto ad altri periodi dell’anno; almeno un soggetto su tre ha anche ammesso di aver preso in considerazione la possibilità di tradire il proprio partner in misura maggiore rispetto agli altri mesi dell’anno. Secondo il Codacons, questo avviene perché durante le ferie si passa più tempo insieme, condividendo tutto il giorno spazi e situazioni, a differenza di quanto accade durante gli altri mesi dell’anno, in cui ciascuno ha i propri ritmi, il proprio lavoro e lo spazio per i propri interessi. Tale circostanza fa inevitabilmente emergere difetti e caratteristiche del partner che di solito si finisce per sottovalutare, ma che possono essere causa di litigi e dissapori quando ci si trova gomito a gomito per tutto il tempo. E’ interessante il fatto che le rotture di fine estate interessano nel 75% dei casi le relazioni "di fresca data", ossia incominciate meno di un anno prima: si tratta cioè di coppie in cui la conoscenza e l’affinità tra i partner non è ancora del tutto consolidata. Per questo, un po’ per gioco e un po’ sul serio, può essere utile conoscere qual è il grado di compatibilità che ci lega al nostro partner. A questo proposito è stato pubblicato di recente un divertente manuale per ridere insieme al proprio compagno dei propri pregi e difetti, e insieme per avere un indicatore semi-serio del livello di affinità nel confronti del proprio partner. Il libro di intitola "Non sarà un’avventura!", è edito da De Agostini ed è scritto da Allan e Barbara Pease, la coppia di psicoterapeuti esperti di comunicazione e di linguaggio del corpo, noti per i loro best sellers "Perché le donne non sanno leggere le cartine e gli uomini non si fermano mai a chiedere?" In "Non sarà un’avventura!" i due autori propongono una serie di test su alcuni temi fondamentali della vita di coppia in cui ciascuno può riconoscersi: Tra le varie situazioni prese in considerazione c’è per esempio il tormentone: "Io ti parlo e tu non mi ascolti", i dissidi che scoppiano quando lui o lei è alla guida dell’auto, il diverso modo di intendere e valutare la fedeltà di coppia e la bugia, i rapporti spinosi con mamma di lui o di lei. Per ogni argomento viene proposta la "situazione tipo", seguita da una serie di piccoli test da fare separatamente e poi da confrontare per individuare punti di omogeneità o di discordanza. I test si basano su principi seri e scientifici e il risultato finale, anche se espresso in un punteggio indicativo e "giocoso", può diventare uno strumento in più in base al quale fare qualche riflessione insieme, alla ricerca di una maggiore armonia.