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E c’e’ pure chi usa i tagliandi gettati

 Giocare sì, ma meglio non esagerare con le spese. La probabilità di vincere i 94 milioni e 800mila euro di jackpot del Superenalotto sono una su più di 622 milioni. Questo significa che bisognerà davvero essere fortunati per aggiudicarsi il maxi montepremi. E spesso giocare cifre astronomiche non aiuta la famosa dea a togliersi la benda e a guardare nella direzione sperata. I numeri sono freddi: può uscire sempre lo stesso come non uscire mai.  Il Codacons, associazione dei consumatori, ha anche chiesto che venga deciso un tetto massimo alle puntate per non trasformare il Superenalotto in una febbre nazionale. Il 6 non viene centrato dal 26 aprile e sono 347 milioni gli euro incassati dal Superenalotto solo nei primi otto concorsi di ottobre: in Italia le giocate sono aumentate del 28 per cento nell’ultima settimana. Per l’estrazione di sabato scorso erano stati giocati 67,5 milioni di euro per un totale di 101,5 milioni di combinazioni. Ma il jackpot attuale è il più alto del mondo, vale la pena sognare e spendere qualche soldo. E così molti nuovi giocatori si sono recati nelle ricevitorie. Spesso, come confermato i proprietari degli stessi luoghi di gioco, i clienti inesperti hanno bisogno di supporto e di consiglio e quindi di tempo dedicato a loro. Il risultato è che, se da una parte i guadagni aumentano, dall’altra le code si allungano. Anche la superstizione ha il suo ruolo: più titolari di ricevitorie confermano che spesso, chi trova una schedina già compilata sul bancone, ma non ancora giocata, la utilizza. Se qualche aspirante vincitore pensa in grande c’è chi è più pratico: «Sto giocando la schedina per mia mamma», dice Diego Cordioli, 27 anni, «se vincesse potrebbe pagarsi tutti i mutui». E c’è chi ha pensieri ancor più nobili come una signora di Dossobuono che con la vincita costruirebbe un edificio dedicato solo agli anziani che chiamerebbe "Casa della felicità".

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