Il primo round si è più o meno concluso. Ma attenzione, tra tutto ciò che si è acquistato il rischio è, così si legge in un’inchiesta condotta da Codacons, quello di mangiare fino al 15 marzo cibo comprato sotto Natale. Sulla base di un’analoga ricerca sugli avanzi fatta nel 2007, Codacons ha quindi quest’anno elaborato una proiezione per calcolare quando finiremo i prodotti alimentari che abbiamo acquistato per Natale, sempre che non si modifichino le nostre abitudini di acquisto. I risultati sono interessanti: l’ultima a morire sarà la frutta secca, che le famiglie finiranno di mangiare il 15 marzo 2009, seguita da vini e spumanti. E cominciamo proprio dalla frutta secca: non deve mancare, chissà perché! Ma per prendere un po’ di tutto, datteri, noci, arachidi, mandorle, nocciole, finiamo per acquistarne troppa…. l’ultima noce la finiamo a marzo. – Vini e spumanti: scoliamo fino all’ultima goccia e non si butta niente. Ma avendo acquistato troppo spumante aspettiamo l’occasione buona per aprire l’ultima bottiglia. Se poi ce l’hanno regalata e non ci piace (è brut, piuttosto che dolce), allora può restare in cantina per anni. – Dolci (panettone, cioccolatini): gli italiani sono golosi, ma proprio per questo acquistano il panettone liscio, ma anche quello farcito e siccome qualcuno preferisce il pandoro….. Su questo dato incidono poi i regali. Spesso riceviamo dolci in omaggio a volontà. – Sottaceti (sardine, carciofini). Li vogliamo prendere tutti, dalle cipolline ai cetrioli, ma dopo la prima abbuffata ci escono dagli occhi e giacciono in frigorifero fino a che non lo sbriniamo. – Frutta fresca: le banane cerchiamo di finirle prima, ma le mele aspettiamo che si raggrinziscano ed i mandarini che diventino secchi. – Formaggi: bisogna fare il piatto di formaggio. Ma chi lo ha detto e, soprattutto, chi lo mangia? – Contorni: con tutto quello che c’è da mangiare a Natale, qualcuno si ostina a fare anche i contorni, che, immancabilmente, nessuno tocca finché non abbiamo finito le cose più prelibate. La sera di martedi’ finiamo l’ultimo contorno avanzato. – Secondi di carne (bolliti, capponi): a mezzogiorno di martedì 30 riscaldiamo l’ultimo pezzo di arrosto, ormai diventato un pezzo di legno bruciacchiato – Primi: i primi sono i piatti preferiti dagli italiani, ma l’ultimo raviolo ci tocca riscaldarlo lunedì. – Affettati, salse, insalata russa: fa in fretta a cambiare sapore, dunque cerchiamo di finirli in fretta. – Secondi di pesce: il pesce dopo 3 giorni puzza, il 27 mangiamo solo quello pur di finirlo. Ma se il 30 è ancora lì… be’ meglio buttarlo!!