Il ministro liberista Antonio Marzano, presidente del CNCU (Consiglio Nazionale dei Consumatori Utenti), lo stesso che per far attivare la concorrenza ed il libero mercato ha voluto dare l’esempio con la ?legge truffa? RC Auto per ?sanare? il cartello assicurativo multato dall’Antitrust con una sanzione da 700 miliardi di lire su 8.000 miliardi di danni inferti agli assicurati, che ha smantellato dal sito del ministero il confronto dei prezzi sulle tariffe assicurative obbligatorie precedentemente pubblicato sul sito del ministero per orientare i consumatori, faticosamente conquistato dopo trattativa con il ministro Bersani, e che ha reso difficoltoso perfino l’accesso alla ?cabina di monitoraggio? sui prezzi dei carburanti, apparentemente ?desaparecida?, ha sfornato (copiandola da un progetto di una delle associazioni dell’Intesa) una nuova ricetta contro il ?carovita?.
Per contrastare le impetuose tempeste che ogni giorno ormai si abbattono sul carovita – ha detto il ministro – basta individuare un numero orientativo di 25 o 30 prodotti di uso quotidiano, individuarne il prezzo all’ingrosso ed al dettaglio, trovare un accordo per pubblicare il listino sui giornali locali.
INTESACONSUMATORI ri-propone alcune misure concrete per contrastare il carovita:
1) RC Auto: dopo la diminuzione degli incidenti del 20 per cento per merito della ?patente a punti?, il ministro faccia rispettare il protocollo firmato con l’Ania imponendo un immediato abbattimento delle tariffe RC Auto, del 20 per cento (il 10 per cento nel 2004, il secondo dal 1 gennaio 2005) senza discriminazioni territoriali (risparmio medio 85 euro a famiglia);
2) Carburanti: la speculazione valutaria effettuata dalle compagnie petrolifere,con i prezzi delle benzine praticate in Italia addirittura superiori rispetto a 26 mesi fa, deve cessare. Il Governo promuova commissione d’inchiesta sui petrolieri, fissando criteri omogenei sia quando aumenta il prezzo del barile ed il fixing con il dollaro, che quando diminuisce. Se attiva un decreto di trasparenza sul settore, il risparmio annuo è di circa 100 euro a famiglia;
3) Banche: il sistema bancario ha aumentato costi e commissioni del 25 per cento, con un peggioramento della qualità dei servizi, portando a 503 euro annui la gestione di un conto corrente con 11 operazioni mensili. La concorrenza e la vigilanza nel settore bancario per reprimere i quotidiani soprusi può portare ad un risparmio di 115 euro l’anno a famiglia;
4) Risparmio: qualora vengano discusse ed approvate talune proposte di legge (ad.es. quella che vede primi firmatari l’on. Giorgio Benvenuto (DS) o on.Guido Rossi (Lega Nord)), sui bond argentini per risarcire i 450.000 investitori, oltre ad innescare una virtuosa operazione ?fiducia?si reimmette nel circuito finanziario circa 9 miliardi di euro con ricadute benefiche di circa 65 euro a famiglia (non soltanto per i possessori di bond !)
5) Istat e filiere: la riforma del paniere Istat con i giusti pesi assegnati a taluni prodotti può scatenare, assieme alla semplificazione di filiere e cartellini dei prezzi nei vari passaggi per stanare la speculazione, una concorrenza tale da produrre un risparmio annuo di 125 euro a famiglia, solo nel settore alimentare. Basta chiacchiere, polemiche e protezionismi che ministri e Governo continuano a produrre ed attuare: solo con queste semplici misure, in un anno si potranno conseguire risparmi per 490 euro a famiglia !