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ECONOMISTI E GIORNALISTI SOFFRONO DI UN MALE OSCURO…..

Il fondo uscito sull’edizione di venerdì del Sole 24 ore a pag. 17, firmato da un notista esperto come Alessandro Di Nicola, induce a non poche tristi riflessioni sugli economisti e giornalisti italiani. ??molti decreti ministeriali ?scrive preoccupato De Nicola ? vivrebbero sotto la costante minaccia delle associazioni dei consumatori: quale cittadino non è anche un consumatore??. De Nicola, dunque, mentre plaude per l’iniziativa del Codacons e le decisione del TAR non appare molto soddisfatto che i consumatori, ancora una volta, siano stati protagonisti delle scelte economiche e fiscali del nostro Paese. Ossia egli ritiene che ancora viga il principio ?non disturbate il manovratore?? che impedirebbe ai cittadini di spingersi oltre una labile protesta quando ricevono una prevaricazione, lasciando comunque libero Governo e imprenditori di far come gli pare. Ebbene Di Nicola dovrebbe andare a lezione di modernità: 1) egli fa riferimento alla legge 241/90 facendo pensare che la sua cultura giuridica si sia fermata all’inizio del decennio spirato e non arrivi alla legge 281/98 che ha dato alle associazioni , e non ai singoli consumatori, poteri-doveri enormi di intervento e controllo delle scelte pubbliche e private; 2) egli dimostra di fare grave confusione tra il singolo consumatore e le più grandi e importanti (riconosciute non solo dal Governo italiano, ma anche dagli organismi esteri) associazioni , la prima delle quali è sicuramente il Codacons nel nostro Paese come dimostra il rispetto e l’attenzione anche della stampa straniera (rinvenibile sul nostro sito) nutre per essa; 3) egli dimentica che non solo i mutui usurari sarebbero rimasti in vita senza le nostre battaglie (e quelle di altri come ADUSBEF) , ma le cinture di sicurezza sarebbero scomparse, il fumo non sarebbe stato vietato anche nei locali pubblici con un DPCM del 1995, la legge più cautelativa d’Europa non sarebbe stata emessa in materia di elettrosmog, e l’elenco potrebbe proseguire e di molto?!!
Ma ? siamo certi ? quella di De Nicola non è ?ignoranza? , è solo paura che i ?decreti ministeriali non vivano più sotto la costante minaccia dei soli imprenditori, banchieri e simili?che da decenni li impugnano e li fanno annullare dai TAR , ma anche dei consumatori e delle loro associazioni???resta da chiedersi perché mai le imprese avrebbero più diritto dei cittadini di difendersi?ma la risposta la lasciamo ai lettori.
Avvertiamo Di Nicola, Il Sole 24 ore e il Governo che il Codacons aiuterà a risolvere il problema nato dalla decisione del TAR con i propri esperti, che farebbero bene ad andarsi a leggere il testo del ricorso (che ora pubblicheremo sul sito) e riflettere sul fatto che le competenze e le capacità di intervento ai massimi livelli non sono più esclusiva delle imprese, ma ad esse dovranno ormai essere chiamati anche i consumatori. Sono avvertiti i Ministri che nominano esperti nelle commissioni pubbliche o stanno assegnando fondi dell’UMTS a destra e a manca, o quelli che stanno disciplinando il funzionamento degli uffici pubblici o della sanità: se noi cittadini non saremo soddisfatti renderemo nulli i vostri provvedimenti e dovrete necessariamente rinnovarli facendo i conti con noi (come per l’equalizzatore).

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