Oggi all’udienza per diffamazione contro il Presidente Codacons dinanzi al giudice Caivano del Tribunale di Roma, è tornata alla ribalta la questione del ricercatore Paolo Vecchia, accusato dal Codacons di aver accettato un contributo dalla Motorola per la biblioteca della sua associazione Airp, mentre era contemporaneamente nell’Iss, incaricato di controllare e tutelare i cittadini dalle onde elettromagnetiche prodotte dai telefoni cellulari.
Paolo Vecchia ha ammesso di aver sostenuto tutte le tesi scientifiche sulla validità dei limiti alle esposizioni fissati dall’ ICNIRP, limiti che sono molto più alti e rischiosi di quelli adottati su consiglio dell’Iss dalla legge italiana.
I numerosi testimoni ascoltati, tutti scienziati nel campo dell’elettrosmog, hanno confermato che Vecchia prima del ?96, data in cui è avvenuta l’accettazione della donazione da parte della Motorola, aveva firmato documenti in cui metteva in guardia la popolazione dal rischio delle onde, mentre successivamente ha sposato le tesi dell’ ICNIRP che sono tranquillizzanti e sostengono che non esiste rischio nell’esposizione alle onde elettromagnetiche.