A conclusione di un convegno organizzato ieri a Roma dal titolo suggestivo ?Elettrosmog: emergenza rientrata?, organizzato da Elettra 2000 (fondata da Tim, Omnitel e Wind negli anni ?90 con un capitale in miliardi di lire, con il fine di gestire la comunicazione scientifica in tema di elettrosmog) i convegnisti – tra cui Paolo Vecchia, in qualità di presidente dell’ Icnirp, nonostante sia dipendente dell’Istituto Superiore di Sanità, ma anche Repacholi, in qualità di presidente emerito dell’Icnirp, rivelando la continuità della sua funzione pubblica di responsabile del progetto campi elettromagnetici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, con la precedente affiliazione privata all’Icnirp, Bernard Veyret, qualificato Cnrs, già perito di parte di Radio Vaticana – hanno tutti dichiarato all’Ansa che non ci sarebbero rischi per la salute dovuti all’elettrosmog.
Il convegno è una risposta a quello organizzato dal Codacons e dalla Rete No Elettrosmog, alla Camera dei Deputati il 15 giugno scorso, dal titolo ?Elettrosmog: un’emergenza rimossa?, durante il quale sono stati riportati i significativi lavori scientifici del gruppo indipendente di scienziati internazionali ICEMS, dolorosamente confermati dalle successive clamorose evidenze epidemiologiche, che segnalano il raddoppio del rischio di tumori al cervello, benigni e maligni, negli utenti ultradecennali del telefono mobile che utilizzano il telefonino sempre dalla stessa parte del cranio.
I risultati dovuti principalmente all’epidemiologo svedese Lennart Hardell sono stati recentemente richiamati dal Bundestag, che ha raccomandato prudenza nello sviluppo delle reti wireless, e dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA), che ha rilanciato il ponderoso lavoro di revisione scientifica del BIOINITIATIVE GROUP che elenca i numerosi danni biologici e rischi sanitari dovuti all’elettrosmog fino ad oggi rilevati. Nessuna traccia dei risultati degli studi epidemiologici di Hardell nel convegno di ieri.
Il Ministro Turco, che vigila sull’Iss, e il Ministro Gentiloni che vigila sulla Fondazione Bordoni, sono corresponsabili delle omissioni scientifiche in materia di elettrosmog attuate nelle loro uscite pubbliche dagli enti vigilati?